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Benessere abitativo: come realizzarlo a partire dalla casa, la nostra terza pelle

by Tiziana Monterisi on

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un significativo cambiamento nel ruolo e nella percezione della casa, un processo accelerato dalla pandemia globale. Originariamente vista come un luogo di riposo e vita privata, la casa è diventata oggi un poliedrico centro di attività. Questa trasformazione ha portato a un rinnovato interesse per la qualità degli spazi abitativi, poiché la casa è diventata ufficio, scuola, palestra e molto altro; un elemento chiave che influisce direttamente sul nostro benessere quotidiano. Ha quindi senso parlare di "benessere abitativo". Ma come raggiungerlo?

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Il ruolo della casa, oggi

La casa non è solo un rifugio fisico, ma un luogo dove le nostre vite quotidiane prendono forma e si sviluppano, uno spazio vitale per il nostro equilibrio psico-fisico.

Negli ultimi anni, anche a causa della pandemia globale, si sente sempre più la necessità di un ambiente domestico che possa soddisfare sia le esigenze pratiche sia quelle emotive. In questo contesto, il concetto di "benessere abitativo" assume una nuova dimensione, estendendosi oltre la semplice comodità fisica, per abbracciare un senso più ampio di salute e serenità, fondamentale per la qualità della vita.

Questo cambiamento ha messo in evidenza l'importanza di un ambiente domestico che possa adattarsi a molteplici esigenze, stimolando una riflessione più profonda sul concetto di "abitare". La flessibilità e la multifunzionalità degli spazi sono diventate priorità, con un'enfasi crescente sull'importanza di aree che promuovono il benessere psicologico e fisico. Inoltre, si è sviluppata una maggiore consapevolezza dell'impatto ambientale e della sostenibilità delle abitazioni, ponendo l'accento sulla necessità di ridurre l'impronta ecologica degli edifici (e della vita, in generale).

 

La casa è la nostra "terza pelle"

Nel considerare la nostra abitazione come "terza pelle", ci avviciniamo a un concetto rivoluzionario nell'ambito del benessere abitativo. Questa metafora evocativa suggerisce che, proprio come la pelle funge da interfaccia sensibile tra noi e il mondo esterno, così fa la nostra casa. Essa non è solo un involucro fisico, ma una struttura vivente, reattiva, che risponde e si adatta alle nostre esigenze, riflettendo e influenzando il nostro stato di benessere.

In questo contesto ogni aspetto della casa, dalla disposizione degli spazi alla scelta dei materiali, diventa cruciale. E il design biofilico e la scelta di materiali naturali e salubri ne sono degli elementi fondamentali. A ciò si aggiungono l'illuminazione naturale, un'adeguata ventilazione e la connessione visiva con gli spazi esterni, aspetti chiave per creare una casa che sia veramente una "terza pelle".

A ciò si aggiunge una maggiore attenzione alla sostenibilità. Materiali eco-compatibili e tecniche di costruzione che riducono l'impatto ambientale si allineano con il concetto di una casa che non solo protegge i suoi abitanti, ma rispetta anche l'ambiente circostante. Questa visione si estende oltre la costruzione fisica, abbracciando la gestione energetica e il consumo di risorse, promuovendo un'abitazione che sia efficiente e responsabile.

Leggi l'intervista a Tiziana Monterisi, che ci spiega la sua visione di casa come terza pelle.

 

5 cose da fare per avere una casa salubre

Per entrare più nel concreto e passare così dalla teoria alla pratica, ecco come assicurarsi il massimo benessere abitativo partendo proprio dalla casa.

  • Migliora la qualità dell'aria: utilizza piante da interno per purificare l'aria e assicurati di avere una buona ventilazione.
  • Utilizza materiali naturali: scegli materiali naturali e non tossici per mobili, pavimenti e vernici ma anche per l'isolamento termico delle pareti. Hai mai sentito parlare di materiali isolanti naturali? 
  • Massimizza la luce naturale: progetta gli spazi interni per massimizzare l'esposizione alla luce naturale. La luce solare può migliorare l'umore e il benessere generale, oltre a ridurre la necessità di illuminazione artificiale e riscaldamento.
  • Usa prodotti eco-sostenibili: scegli prodotti per la pulizia ecologici e sostenibili, privi di sostanze chimiche nocive per la salute. 
  • Riduci gli sprechi, a partire già dal cantiere. Se devi costruire una casa ex novo o stai pensando di ristrutturare quella che hai, assicurati di privilegiare materiali riciclati o riciclabili. La paglia di riso, ad esempio, a fine vita può essere smaltita con il compostaggio in quanto biodegradabile, oppure essere tritata per realizzare nuovo prodotto, in quanto completamente riciclabile.

 

Bioedilizia: la casa di riso

La casa di riso rappresenta la sintesi perfetta di quanto detto finora.

Grazie all'utilizzo dei sottoprodotti del riso (paglia, lolla, pula, argilla) è possibile dare vita ad abitazioni ecologiche e salubri. Questo approccio rappresenta un vero passo avanti nell'architettura sostenibile, ma offre anche una soluzione innovativa per il riutilizzo dei rifiuti agricoli, creando un'economia circolare che fa bene all'uomo e all'ambiente.

La paglia e la lolla di riso, sottoprodotti che restano nel campo o nella riseria e che comunemente venivano considerati scarti, trovano ora una nuova vita come materiali da costruzione. Grazie alle loro proprietà isolanti migliorano l'efficienza energetica delle abitazioni e contribuiscono a creare un ambiente interno più salubre, capace di regolare l'umidità e lasciar "respirare" le pareti.

Inoltre, l'uso della paglia di riso in architettura porta benefici anche in termini di resistenza e durabilità. Le balle di paglia, inserite in telai di legno, sono notevolmente leggere, resistenti al fuoco e biodegradabili: in questo modo offrono un'alternativa ecologica ai materiali da costruzione tradizionali che contribuisce a ridurre l'impronta ecologica delle nuove costruzioni e incoraggiare anche un circolo virtuoso di sostenibilità e innovazione.

Le case di riso rappresentano dunque un esempio eccellente di come l'innovazione possa guidare verso un futuro in cui le abitazioni non sono solo luoghi dove vivere, ma spazi che contribuiscono attivamente alla salute del pianeta e dei suoi abitanti. Con questa visione, la bioedilizia si apre a infinite possibilità, trasformando i materiali di scarto in risorse preziose per un futuro più verde e salubre.

 

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Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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