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Come concretizzare un isolamento termico naturale efficace e certificato

by Tiziana Monterisi on

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente e il benessere umano è sempre più alta, anche il concetto di isolamento termico si evolve. Non si tratta più solo di efficienza energetica, è anche un impegno verso la ricerca di soluzioni ecocompatibili e salubri. Grazie a materiali come legno, paglia di riso e sughero, l'edilizia sostenibile sta puntando sull'isolamento termico naturale, per assicurare case più sane, efficienti e confortevoli, con un bassissimo impatto sull'ambiente. Vediamo in questo articolo come passare dalla teoria alla pratica.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Materiali per l'isolamento termico naturale

Nell'ambito dell'edilizia sostenibile, l'isolamento termico gioca un ruolo fondamentale. La scelta dei materiali è cruciale non solo per garantire efficienza energetica ma anche per assicurare un impatto ambientale ridotto. Tra i più performanti spiccano il legno, la paglia di riso e il sughero, materiali naturali che rappresentano una vera rivoluzione nel settore dell'edilizia, combinando elevate proprietà isolanti e rispetto per l'ambiente.

Il legno è da secoli un alleato dell'uomo in edilizia ed è da sempre impiegato per la costruzione delle strutture portanti. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto notevoli passi avanti e oggi questo materiale trova applicazione anche nell'isolamento termico sotto forma di fibre o trucioli dalle eccellenti proprietà isolanti. La sua capacità di regolare l'umidità interna e di assorbire CO2 lo rende ideale per chi cerca soluzioni ecocompatibili, inoltre l'utilizzo del legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile assicura un minor impatto ambientale.

La paglia di riso, un sottoprodotto della coltivazione del cereale più diffuso al mondo, è un ottimo isolante termico. Ha una composizione chimica molto simile a quella del legno ed è al tempo stesso ricca di silice, fattore questo che la rende inattaccabile da muffe e insetti. Compressa in balle e inserita in telai di legno, permette di realizzare pareti e muri portanti capaci di sostenere i carichi e perfettamente traspirabili. In questo modo si evitano fenomeni di condensa superficiale e si può contare su un ambiente di vita più sano. L'uso della paglia di riso promuove inoltre l'economia circolare, riducendo gli sprechi agricoli e trasformandoli in risorse per l'edilizia.

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Infine, il sughero, un materiale naturale e rinnovabile, è apprezzato per le sue proprietà isolanti superiori. Estratto dalla corteccia delle querce da sughero, senza danneggiare l'albero, è un esempio di risorsa sostenibile. La sua struttura cellulare unica ne fa un isolante termico e acustico eccellente, mentre la sua resistenza a muffe, umidità e insetti lo rende un'opzione durevole nel tempo. 

L'uso di questi materiali rappresenta quindi una scelta sostenibile che si traduce in benefici tangibili sia per l'uomo sia per il pianeta.

 

Isolamento naturale: vantaggi per l'uomo e per l'ambiente

L'isolamento termico naturale non si limita a migliorare l'efficienza energetica degli edifici; esso incide profondamente anche sul benessere degli occupanti e sull'ambiente. 

Dal punto di vista umano, l'isolamento naturale contribuisce significativamente a creare uno spazio abitativo più salubre.

I materiali citati sopra hanno eccellenti proprietà termoregolatrici, mantenendo l'ambiente interno a un livello di temperatura confortevole e costante. Inoltre sono in grado di regolare l'umidità, riducendo il rischio di formazione di muffe e migliorando la qualità dell'aria interna. Questo aspetto è particolarmente importante per le persone affette da allergie o problemi respiratori.

Dal punto di vista ambientale, l'uso di materiali naturali e rinnovabili per l'isolamento termico riduce significativamente l'impronta di carbonio (carbon foot print) degli edifici. La produzione e la lavorazione di questi materiali richiedono infatti meno energia rispetto a quelli sintetici e sono spesso associati a minori emissioni di gas serra. Inoltre, materiali come la paglia di riso aiutano a valorizzare sottoprodotti agricoli, promuovendo un'economia circolare e riducendo gli sprechi.

 

Com'è fatto un isolamento con paglia di riso?

La paglia di riso è una materia prima seconda diffusa in tutto il mondo, visto che il riso è il cereale più coltivato sulla Terra. Trattandosi di uno scarto che altrimenti sarebbe destinato allo smaltimento, ma che ha in sé enormi potenzialità, è molto più economica di mattoni e cemento. Inoltre ha un basso valore di trasmittanza termica (0,04 W/m2K) che si traduce in una forte capacità isolante e per questo viene utilizzata nell'edilizia sostenibile per realizzare case passive.

La normativa italiana non consente però di utilizzare la paglia come struttura portante, per questo viene confezionata in balle di forma prismatica, precompressa e inserita in telai di legno che fungono da struttura portante.

In commercio è possibile trovare anche pannelli isolanti semi-rigidi confezionati in misure standard, composti per il 92% da fibre di paglia di riso, unite tra loro dall'8% di fibre termofusibili. In questo caso, oltre ad assicurare un ottimo isolamento termico, viene garantito anche un eccellente isolamento acustico.

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Della coltivazione del riso non si butta via niente e oltre alla paglia anche la lolla, sottoprodotto risultante dalla sbramatura del riso grezzo, può essere utilizzata come isolante naturale. Anche in questo caso siamo di fronte a una materia prima seconda con un basso valore di conducibilità termica e un'elevata traspirabilità: l'unica differenza con la paglia di riso è il metodo di applicazione alle pareti. La lolla può essere applicata tramite posa libera oppure insufflata nelle intercapedini, assicurando così un isolamento termico efficiente senza intaccare gli spessori.

 

Come ottenere un isolamento termico certificato?

La normativa europea prevede che i materiali da costruzione utilizzati per l'isolamento a cappotto rispettino dei requisiti in quanto a:

  • resistenza meccanica e stabilità;
  • sicurezza in caso di incendio;
  • igiene e salubrità ambientale;
  • sicurezza nell’uso;
  • protezione dal rumore;
  • risparmio energetico;

che devono essere verificati secondo opportuni metodi di prova. È quindi importante informarsi dal produttore dei materiali circa la bontà e la qualità degli stessi.

Questi aspetti fanno parte dei Criteri Ambientali Minimi (CAM): il loro rispetto è un'ulteriore sicurezza sulla qualità del prodotto e permette di accedere ai bonus fiscali.

 

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Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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