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Riscaldamento passivo: come deve essere realizzato un edificio senza riscaldamento

by Tiziana Monterisi on

Una casa può essere confortevole ed efficiente anche senza impianto di riscaldamento? Secondo noi si. E in questo articolo ti spieghiamo come realizzarla, puntando sull’isolamento naturale e sul riscaldamento passivo.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Definizione e benefici del riscaldamento passivo

Hai mai sentito parlare di “riscaldamento passivo”? Si tratta di una tecnologia innovativa nel settore delle costruzioni, che sfrutta le risorse naturali e il design intelligente per mantenere un ambiente interno confortevole senza l'uso di sistemi di climatizzazione attivi. 

Questa pratica si basa su principi di fisica e architettura sostenibile, e mira a massimizzare l'apporto di calore naturale e a minimizzarne le perdite verso l'esterno.

Il concetto chiave che sta dietro il riscaldamento passivo è la termoregolazione naturale. Gli edifici vengono progettati in modo da catturare, distribuire e conservare il calore proveniente dal sole durante i mesi più freddi, mentre nei mesi più caldi se ne previene l'accumulo, il tutto grazie a un orientamento strategico dell'edificio, all'utilizzo di materiali isolanti naturali e finestre ben posizionate.

E i benefici sono numerosi:

  • Un significativo risparmio energetico, in quanto si riduce la dipendenza da fonti di energia non rinnovabili e diminuiscono le bollette energetiche;
  • Un ambiente interno salubre e confortevole, grazie a una migliore qualità dell'aria e a una minor presenza di muffe e umidità. 
  • Un minor impatto ambientale dell’edificio, durante l’intero ciclo di vita.

Vediamo ora nel concreto come realizzare un immobile con riscaldamento passivo.

 

Come progettare un edificio senza riscaldamento

Progettare un edificio che sfrutti al meglio il riscaldamento passivo richiede un approccio meticoloso e attento alle caratteristiche ambientali e climatiche della zona in cui ci si trova. Ecco su cosa puntare, se si vuole realizzare un’abitazione efficiente e sostenibile, ma al tempo stesso confortevole, senza ricorrere a sistemi di riscaldamento tradizionali.

L'orientamento dell'edificio è cruciale per massimizzare l'esposizione alla luce solare durante i mesi invernali. Idealmente, la maggior parte delle finestre dovrebbe essere orientata verso sud, per catturare il massimo della luce solare. In estate, l'utilizzo di pergole o alberi a foglia caduca può fornire ombra e ridurre il surriscaldamento. È importante, però, adottare alcuni accorgimenti anche all’interno, per facilitare la distribuzione naturale del calore, con spazi aperti e minimizzazione di ostacoli che possono bloccare la circolazione dell'aria calda.

L’inerzia termica all'interno di un edificio svolge un ruolo fondamentale nel riscaldamento passivo. Materiali come paglia, mattoni di argilla o pietra possono assorbire calore durante il giorno e rilasciarlo lentamente di notte, mantenendo una temperatura interna stabile. Posizionare questa massa termica in luoghi strategici, come vicino a finestre esposte al sole, può aumentare significativamente l'efficienza del riscaldamento passivo.

Un isolamento adeguato, soprattutto nelle pareti, nel tetto e nel pavimento, è essenziale per mantenere il calore negli spazi interni, durante l'inverno, e non farlo entrare durante l'estate. Questo aiuta a ridurre le perdite di calore e a mantenere una temperatura interna confortevole.

Oltre all'orientamento, è importante considerare la dimensione e il tipo di finestre. Vetri a bassa emissività e doppi vetri possono aiutare a trattenere il calore all'interno. L'uso di finestre operabili permette anche una ventilazione naturale, contribuendo al raffreddamento passivo durante i mesi più caldi.

Una progettazione intelligente deve poi includere anche la ventilazione naturale, per rinfrescare l'edificio senza l'uso di aria condizionata. Questa può essere ottenuta attraverso l'uso di finestre, lucernari e altri elementi architettonici che permettono un flusso d'aria naturale, creando un effetto di raffreddamento e migliorando la qualità dell'aria interna, ma anche attraverso materiali naturali che lasciano respirare le pareti.

Continua a leggere per scoprire quali sono.

 

Materiali isolanti che favoriscono il riscaldamento passivo   

Le variazioni di temperatura che avvengono durante il giorno causano un continuo flusso di calore tra l'interno e l'esterno dell'edificio. Per evitare questi sbalzi, ma soprattutto per assicurarsi ambienti confortevoli e sostenibili, senza l'utilizzo di impianti di riscaldamento, è necessario puntare sui materiali isolanti. Per individuare quali sono i migliori è necessario tornare un attimo sul concetto di inerzia termica.

L'inerzia termica (o massa termica) consiste nella capacità di un materiale di opporsi al passaggio del flusso di calore e di accumularne una parte, mantenendo, nello stesso tempo, una temperatura dell'ambiente interno omogenea, costante e confortevole, nonostante temperature esterne molto variabili.

Per realizzare un edificio a riscaldamento passivo è fondamentale scegliere materiali con buone proprietà isolanti, ma non solo: anche in grado di accumulare calore da un lato, senza cederlo direttamente dall'altro, evitando così bruschi cambiamenti di temperatura all'interno dell'edificio. Questo ritardo con cui l'involucro cede il calore accumulato si chiama sfasamento, e indica il tempo che il flusso di calore assorbito da un lato dell'involucro impiega ad attraversarlo fino ad essere ceduto all'ambiente sull'altro lato.

Quindi un materiale con una buona inerzia termica avrà anche buoni valori di sfasamento.

In fase di scelta, i parametri da controllare sono due: la conducibilità termica (più è bassa, maggiore è il suo potere isolante) e la capacità termica (cioè la possibilità di immagazzinare molto calore che viene poi ceduto agli ambienti interni durante la notte), che deve essere più alta possibile.

Dalla capacità termica dipende, in maniera proporzionale, il tempo di sfasamento. Quindi maggiore è la capacità termica, tanto più impiegherà il calore ad essere trasmesso attraverso l'involucro. Al contrario, invece, maggiore sarà la conducibilità termica, minore sarà il tempo impiegato dal flusso di calore per attraversare l'involucro.

La paglia di riso è un'ottima soluzione per realizzare case passive: il suo basso valore di conducibilità termica (pari a circa 0,04 W/mK) si traduce in una forte capacità isolante, inoltre ha un eccellente calore specifico (1900 J/KgK) che si traduce in 23 ore di sfasamento. Trattandosi di un materiale naturale, essa garantisce anche la perfetta traspirabilità delle pareti in cui viene impiegata, evitando fenomeni di condensa superficiale e assicurando un ottimo comfort negli spazi abitativi e un ambiente di vita più sano. 

In questo articolo ti illustriamo dati, certificazioni e studi sull'utilizzo degli scarti del riso come isolanti naturali.

 

Casa CM: un esempio di edificio senza impianto di riscaldamento

Casa CM è uno dei primi progetti realizzati da Ricehouse con gli scarti della coltivazione del riso. Si tratta della completa ristrutturazione di un edificio residenziale risalente al 1909 che, grazie ad alcuni interventi di efficientamento, è ora in classe energetica A. Ecco cosa è stato fatto:

  • L'involucro esterno è stato isolato con telai in legno e tamponamenti in paglia di riso a cappotto nelle zone più fredde esposte a nord, mentre per la parte a sud si è optato per un cappotto in intonaco in calce e lolla, cioè la pelle del chicco. 
  • Le rasature murarie interne sono state realizzate con un intonachino in argilla, che regola l’umidità dell’aria assorbendo o rilasciando l’acqua negli ambienti seguendo le esigenze dello spazio abitativo.
  • Tutte le superfici lignee sono state sverniciate e ritrattate con oli e vernici naturali.
  • Il verde rampicante stagionale, all’esterno della casa, svolge la duplice funzione: da un lato contribuisce al raffrescamento estivo e dall’altro integra l’edificio nel contesto circostante.

La casa non ha riscaldamento né impianto di condizionamento e né allaccio gas, ma con il cappotto, le finestre a triplo vetro e il fotovoltaico la casa si mantiene ad una temperatura costante sia in inverno (tra i 18 e i 19 gradi) e sia in estate (tra i 23 e 25 gradi).

Realizzare una casa salubre e confortevole sfruttando il riscaldamento passivo è possibile.

cta guida casa salubre

 

Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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