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Materiale per coibentare: isolante morbido o da insufflaggio?

by Tiziana Monterisi on

Tra i materiali da coibentazione utilizzati in edilizia esistono soluzioni cosiddette "morbide", cioè che possono essere facilmente adattate per aderire alle pareti, e altre che vanno insufflate nelle intercapedini, come la lolla di riso, per assicurare un ottimo isolamento senza intaccare gli spessori e senza onerosi accantieramenti. Le proprietà di questo sottoprodotto della lavorazione del riso sono note e certificate e ne fanno, oggi, uno dei migliori materiali isolanti termici in commercio. Ecco come e dove usarlo.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Qual è il materiale migliore per coibentare casa?

Nella scelta del materiale isolante ideale per la coibentazione di una casa, è essenziale considerare diversi fattori quali l'efficienza termica, la sostenibilità, il costo e la praticità di installazione. Materiali come la fibra di vetro, la lana di roccia e il polistirolo espanso sono ancora oggi tra i più utilizzati, grazie alla loro capacità di trattenere il calore e ridurre i consumi energetici. Tuttavia, la crescente consapevolezza ambientale e la ricerca di soluzioni più ecologiche hanno portato alla riscoperta (e all'innovazione) di materiali naturali e sostenibili.

Inoltre, la scelta del materiale per l'isolamento termico deve tener conto anche del contesto di utilizzo. Fattori come il clima locale, le specifiche dell'edificio e le preferenze personali in termini di impatto ambientale e budget giocano un ruolo cruciale nella decisione finale.

In ambienti umidi, ad esempio, materiali come la lolla di riso, capaci di regolare l'umidità interna, possono offrire vantaggi addizionali rispetto ad altri isolanti. Allo stesso modo, per chi predilige materiali sostenibili e a basso impatto ambientale, gli scarti del riso rappresentano una scelta vincente rispetto ad opzioni sintetiche o meno ecologiche.

 

Tipologie di isolanti termici: morbidi o da insufflaggio

Entriamo ora nello specifico e vediamo quali sono le tipologie di isolanti disponibili sul mercato.

Gli isolanti morbidi, come la fibra di vetro e la lana di roccia, offrono una soluzione versatile per l'isolamento termico e acustico degli edifici.

Questi materiali, disponibili in rotoli o pannelli, possono essere facilmente tagliati e adattati per aderire alle varie strutture e cavità murarie, rendendoli particolarmente adatti per l'installazione in spazi complessi o irregolari. L'efficacia degli isolanti morbidi deriva dalla loro capacità di intrappolare l'aria all'interno della loro struttura fibrosa, riducendo significativamente il flusso di calore attraverso le pareti, i tetti e i pavimenti. Tuttavia comportano sempre un aumento degli spessori, per quanto minimo, dovuto all'applicazione dei pannelli sulle pareti. Che si tratti di isolamento esterno o interno, ciò può comportare un problema. 

L'alternativa è rappresentata dagli isolanti da insufflaggio, tra cui fibra di cellulosa, perlite e lolla di riso.

Questi materiali per isolamento termico sono particolarmente utili in contesti di ristrutturazione o in strutture esistenti dove l'applicazione di pannelli isolanti può risultare complessa o non percorribile, a causa del conseguente aumento di spessore (ad esempio nelle zone vincolate e sugli edifici storici).

Soffiando o insufflando questi materiali coibenti nelle cavità murarie o nei sottotetti è possibile assicurare un isolamento uniforme anche nelle aree più difficili da raggiungere. 

 

Con la lolla di riso migliori l'efficienza energetica in maniera 100% naturale

La lolla di riso è un sottoprodotto della lavorazione del riso, da sempre considerato rifiuto ma recentemente rivalutato da Ricehouse, che ne ha fatto uno dei materiali per l'isolamento più innovativi, un'eccellente alternativa ai materiali isolanti tradizionali, capace di combinare efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Concretamente si tratta del prodotto agricolo derivante dalla sbramatura del riso grezzo che, per l'elevato contenuto di silice, non può essere impiegato in ambito zootecnico e quindi viene considerato rifiuto. In realtà Ricehouse ne ha individuato le innate proprietà isolanti, dovute alla sua struttura cellulare unica che le permette di trattenere l'aria e di limitare il flusso di calore. Questo meccanismo naturale di isolamento termico rende la lolla di riso particolarmente efficace nel mantenere gli ambienti interni caldi durante l'inverno e freschi durante l'estate, contribuendo significativamente alla riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento.

È per questo che è sempre più impiegata in edilizia, come isolante naturale, rinnovabile e sostenibile, contribuendo così a ridurre i rifiuti e a promuovere un modello di economia circolare.

Inoltre, la lolla di riso è completamente biodegradabile e non tossica, caratteristiche che minimizzano il suo impatto ambientale sia durante la fase di produzione che a fine vita del materiale e che la rendono ideale anche negli ambienti interni, sotto forma di intonaco termico, per isolare le pareti e assicurare massima salubrità.

Come può essere impiegata in edilizia? Ecco un esempio.

Ricehouse mette a disposizione lolla di riso pura depolverizzata e pre-confezionata in sacchi da 20 kg (RH-L) che può essere utilizzata in situ mediante sistema di posa libera oppure con pompe da insufflaggio meccanizzato tramite aria compressa, senza l'utilizzo di additivi leganti o acqua.

Nel primo caso (posa libera in situ), data la consistenza del materiale e le caratteristiche dello stesso (fibra sciolta in forma granulare), è necessario posizionare - prima della stesura - una fascia perimetrale lungo tutto il perimetro, per migliorare l'isolamento acustico. Successivamente andranno definite le quote per l'altezza di riempimento desiderata, tenendo conto che lo spessore medio minimo dovrà essere di almeno 2 cm e che, in caso di tubazioni o bassi spessori, il granulato dovrà superare di almeno 1 cm il punto più alto della superficie.

Nel secondo caso (installazione in situ con macchina da insufflaggio), è necessario prima ispezionare l'intercapedine da isolare per verificarne lo stato del parametro interno/esterno. Se si tratta di un edificio esistente, sarà fondamentale assicurarsi che non siano presenti fenomeni di infiltrazioni d'acqua o umidità di risalita.

Una volta verificate le condizioni dell'intercapedine, andranno eseguite le forature (secondo uno schema preciso) e quindi insufflata la lolla.

Optare per l'una o l'altra soluzione di posa dipende dalle caratteristiche dell'edificio e dal risultato che si vuole ottenere.

In entrambi i casi, però, grazie alla bassa conducibilità termica (0,051 W/mk) la lolla di riso rappresenta una scelta sostenibile ed ecologica, in quanto è un materiale isolante naturale, sano, privo di colle e vernici, che non teme l'umidità e che assicura un elevato miglioramento delle condizioni interne dell'ambiente e della salute di chi lo vive.

cta guida casa salubre

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Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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