Coibentazioni termiche: studi, dati e certificazioni sugli scarti del riso
Il riso è l'unica biorisorsa presente in tutti e 5 i continenti e rappresenta il nutrimento principale per il 66% della popolazione mondiale. Ma lo sapevi che i suoi scarti possono essere utilizzati nelle coibentazioni termiche, per isolare un edificio e assicurare un elevato comfort a chi vi abita, in maniera del tutto sostenibile? In questo articolo vogliamo portare alla tua attenzione i dati e le certificazioni che rendono questi sottoprodotti degli ottimi materiali per la bioedilizia.INDICE DEI CONTENUTI:
- Coltivazione del riso: un po' di numeri
- Cosa si può fare con gli scarti del riso?
- Coibentazioni termiche con paglia e lolla di riso
- Le certificazioni del riso
Coltivazione del riso: un po' di numeri
162 milioni di ettari di coltivazione risicola in oltre 100 paesi, distribuiti nei 5 continenti, per produrre ogni anno 1,2 miliardi di tonnellate di riso.
Sono questi i numeri del riso nel mondo.
E in Italia?
La produzione risicola italiana (pari a 1,6 milioni di tonnellate) copre più del 40% della produzione totale del nostro continente.
Tuttavia la coltivazione di questo cereale comporta anche una gran quantità di scarto, che viene riutilizzato solo in minima parte, generando così il problema della sua gestione e del suo smaltimento.
Cosa si può fare con gli scarti del riso?
È possibile creare un'opportunità da uno scarto? Noi pensiamo di sì.
Da 1 ettaro di risaia si ricavano 7 tonnellate di riso, ma anche:
- 5 tonnellate di paglia;
- 2 tonnellate di lolla;
- 1400 tonnellate di argilla
- 1 tonnellata di pula
L'uso di questi sottoprodotti promuove lo sviluppo di un'economia circolare in cui i materiali di scarto vengono riutilizzati per la costruzione di case durevoli ed economiche.
La lolla, ad esempio, è la buccia del riso ricavata dal processo di sbramatura del riso grezzo. La sua percentuale in peso rispetto al risone è del 30%. Leggera e voluminosa, ha una densità che varia tra i 120 e i 140 kg/m3, non marcisce ed è inattaccabile dagli insetti. La sua composizione ha uno scarsissimo contenuto di nutrienti (4%) mentre il resto è costituito da lignina, cellulosa e per il 21% da silice.
La paglia, invece, è ciò che risulta dalla pianta del cereale dopo la fase di essiccazione, che avviene alla fine della maturazione. Possiede elevate prestazioni energetiche, con un valore di conducibilità termica pari a circa 0,04 W/mK, è un ottimo isolante acustico e ha un eccellente calore specifico (1900 J/KgK) che si traduce in 23 ore di sfasamento. Per sua natura ha buone qualità di controllo dell'umidità, è anallergica, biodegradabile e annualmente rinnovabile. Il suo riutilizzo ha un'impronta ecologica nettamente inferiore rispetto al suo smaltimento (è quindi un materiale CO2 riduttore).
Ma come possono essere impiegati questi materiali, in concreto, nella bioedilizia e nella bioarchitettura?
Coibentazioni termiche con paglia e lolla di riso
Le caratteristiche e le proprietà della paglia di riso e della lolla rendono questi prodotti particolarmente adatti per la coibentazione degli edifici, sia interna che esterna.
La normativa italiana non consente di utilizzare la paglia come struttura portante, ma è possibile ovviare a questo divieto utilizzando un telaio in legno (questo sì, materiale portante) e riempiendolo con le balle di paglia.
In questo modo è possibile costruire case ecologiche o trasformare un edificio esistente in un immobile in classe energetica più elevata, ottenendo ottimi risultati in termini di isolamento e con prestazioni energetiche eccellenti, arrivando fino a veri e propri edifici passivi, con fabbisogno energetico inferiore ai 15 kWh/m2/a.
Le eccezionali performance acustiche, termiche e abitative di queste materie prime seconde garantiscono agli edifici un elevato comfort abitativo e rendono la casa il luogo ideale per il benessere psicofisico e per la salute di tutta la famiglia.
Le certificazioni del riso
Una delle validazioni principali, per i materiali isolanti, riguarda le certificazioni.
In primis c'è il rispetto dei requisiti C. A. M. - Criteri Ambientali Minimi necessari per accedere alle agevolazioni Superbonus ed Ecobonus. I CAM hanno introdotto delle limitazioni nell'uso di materiali particolarmente inquinanti allo scopo di ridurre l'impatto ambientale sulle risorse naturali e promuovere il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo per i rifiuti di demolizione e costruzione. A tal proposito i prodotti Ricehouse realizzati a partire dagli scarti del riso rispondono ai criteri di disassemblabilità, assenza di sostanze pericolose, materiali isolanti e utilizzo di materie prime rinnovabili.
A questa si aggiungono altre certificazioni che, se presenti, contribuiscono ad assicurare la qualità dei prodotti, come la certificazione SOLAR IMPULSE, un marchio che viene assegnato a prodotti, servizi e/o processi che combinano prestazioni ambientali ed economiche credibili, superando al contempo le opzioni tradizionali del mercato di riferimento e che rappresentano quindi le soluzioni ideali per favorire la transizione ecologica.
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