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Miglior intonaco in calce di fondo termico e termoisolante

by Tiziana Monterisi on

Oggigiorno la responsabilità ambientale è un punto cardine per chi opera nel settore dell'edilizia, e la scelta dei materiali da costruzione non può più essere lasciata al caso. L’intonaco in calce rappresenta una delle soluzioni più efficaci e sostenibili per garantire comfort abitativo, efficienza energetica e salubrità degli ambienti. Ma non tutti gli intonaci sono uguali. Gli intonaci Ricehouse, realizzati con calce naturale e sottoprodotti della filiera del riso, si distinguono come intonaci di fondo termici e termoisolanti che rispettano la materia, il territorio e la salute delle persone. Essi vanno oltre la semplice funzione estetica o di protezione superficiale: sono infatti pensati per integrare le performance tecniche alla filosofia della bioedilizia, offrendo una vera alternativa agli intonaci tradizionali a base cementizia. Ideali sia per nuove costruzioni che per interventi di ristrutturazione, RH100 e RH110 trasformano ogni parete in un elemento attivo del sistema edificio, contribuendo alla regolazione dell’umidità, alla riduzione delle dispersioni termiche e all’abbattimento della CO₂. Ma quali sono le differenze tra i due? Quando scegliere l’uno o l’altro? E perché optare per un intonaco in calce è una scelta che guarda al futuro?

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Perché scegliere un intonaco in calce?

Scegliere un intonaco a base di calce significa privilegiare una visione costruttiva che mette al centro la salute delle persone e il rispetto dell’ambiente. La calce naturale, infatti, è un materiale antico e nobile, riscoperto oggi in chiave moderna per la sua capacità di offrire prestazioni elevate in termini di traspirabilità, regolazione igrometrica e resistenza alla formazione di muffe.

A differenza degli intonaci a base cementizia, che spesso rilasciano sostanze nocive e ostacolano la naturale traspirazione delle murature, un intonaco in calce naturale permette alla parete di “respirare”. Questo riduce il rischio di condensa e migliora la qualità dell’aria interna, aspetto cruciale soprattutto negli ambienti residenziali e negli edifici ad alta efficienza energetica dove la tenuta all’aria è elevata.

Un altro vantaggio è la naturale antibattericità della calce, che contribuisce a creare un ambiente domestico più salubre, ideale anche per persone sensibili o con problematiche respiratorie. Ma non si tratta solo di benessere: la calce è un materiale flessibile, resistente agli agenti atmosferici, durevole nel tempo e completamente riciclabile, quindi perfettamente inseribile in un sistema di economia circolare.

Nel contesto della bioedilizia, un intonaco in calce è parte integrante di una “casa come una terza pelle”: non un semplice rivestimento, ma una membrana naturale e attiva, capace di dialogare con l’ambiente esterno e contribuire al benessere interno. 

 

Intonaco termico e termoisolante: prodotti Ricehouse a confronto

RH100 e RH110 sono intonaci a base di calce naturale progettati da Ricehouse per rispondere alle esigenze dell’edilizia contemporanea: salubrità, isolamento e sostenibilità. Pur appartenendo alla stessa famiglia di intonaci di fondo, presentano differenze tecniche e compositive che li rendono adatti a contesti diversi.

RH100 è un intonaco di fondo termico, con una conducibilità di 0,45 W/mK. Si tratta di una malta premiscelata per intonaco di fondo composta da calce idraulica NHL, lolla di riso e inerti silicei e calcarei. Il suo obiettivo è aumentare il comfort interno riducendo la sensazione di pareti fredde e migliorando la regolazione dell’umidità. Si presta, infatti, a essere usato come strato di fondo in sistemi naturali, soprattutto nelle ristrutturazioni, dove garantisce buona traspirabilità e aderenza su murature miste o in laterizio.

RH110, invece, è un termointonaco isolante ad alta prestazione, con una conducibilità termica certificata di 0,043 W/mK, più bassa di molti materiali isolanti comunemente usati. Grazie alla presenza di pula di riso e silice amorfa alleggerita, offre ottime capacità coibenti, unite a elevato sfasamento termico e comfort acustico. È il prodotto ideale per realizzare strati isolanti continui sia all’interno che all’esterno, anche in assenza di ulteriori sistemi a cappotto.

Entrambi i prodotti sono naturali, privi di sostanze nocive, compatibili con ogni tipo di muratura e perfettamente integrabili con le finiture Ricehouse. La scelta tra RH100 e RH110 va quindi fatta in base alle esigenze prestazionali: RH100 per supporti da regolarizzare o pareti traspiranti, RH110 per veri e propri interventi di isolamento termico naturale, specie in edifici a basso consumo o passivi.

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Isolamento naturale e continuità materica

L’isolamento termico non è solo una questione di spessore o di materiali performanti: è il risultato di un sistema coerente e continuo, capace di lavorare in sinergia con la struttura dell’edificio. In questo senso, l’intonaco in calce rappresenta una soluzione che unisce la funzione estetica a quella tecnica, con un impatto diretto sul comfort abitativo e sull’efficienza energetica.

Gli intonaci naturali Ricehouse a base di calce e pula/lolla di riso si inseriscono perfettamente in questa visione, grazie alla loro composizione naturale e alla capacità di garantire continuità materica con gli altri materiali utilizzati nella bioedilizia.

Quando si parla di isolamento, spesso si pensa solo a pannelli o a sistemi a cappotto. Ma gli intonaci di fondo a base di calce possono costituire un primo strato isolante fondamentale, soprattutto in contesti dove è difficile o impossibile applicare ulteriori coibentazioni.

La presenza della lolla di riso, in particolare, in quanto materiale leggero e ricco di silice, conferisce agli intonaci Ricehouse una bassa conducibilità termica, che si traduce in un elevato potere isolante, sia in estate che in inverno. Il risultato è uno sfasamento termico naturale, capace di mantenere l’ambiente interno più fresco durante le giornate calde e più stabile nelle stagioni fredde.

Ma c’è di più. A differenza di molti materiali industriali, gli intonaci RH100 e RH110 non creano barriere ma favoriscono la traspirazione della parete, permettendo al vapore acqueo di uscire e prevenendo la formazione di condensa interstiziale. Questo non solo migliora la salubrità degli ambienti, ma contribuisce anche alla conservazione del supporto murario nel tempo.

La continuità materica si esprime anche nella compatibilità tra i diversi strati: quando tutti i componenti – isolanti, intonaci, finiture – sono naturali e basati sugli stessi principi, il risultato è un involucro coerente, stabile e duraturo. L’abbinamento tra RH100 o RH110 e i prodotti di finitura Ricehouse permette di realizzare pareti termicamente efficienti, igroscopicamente equilibrate e architettonicamente armoniose, senza ricorrere a materiali estranei o potenzialmente inquinanti.

La calce, in questo contesto, non è solo un legante ma un elemento vivo del sistema. E quando si parla di edifici ecosostenibili, non si può prescindere da una visione integrata in cui anche l’intonaco contribuisce in modo concreto alla creazione di un ambiente sano, naturale e performante.


Con i prodotti Ricehouse la materia seconda del riso diventa protagonista di un nuovo modello abitativo, capace di unire innovazione, sostenibilità e bellezza in un’unica soluzione costruttiva. Scopri di più nella nostra guida gratuita "Il riso per le case".

 

Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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