La casa di riso

Isolanti termici per tetti: i prodotti per edifici esistenti e nuove realizzazioni

Scritto da Tiziana Monterisi | 28/05/24 9.29

L'isolamento termico dei tetti rappresenta una delle strategie più efficaci per aumentare l'efficienza energetica degli edifici. Questa pratica non solo contribuisce a mantenere una temperatura interna confortevole riducendo la necessità di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate, ma gioca anche un ruolo fondamentale nel promuovere l'edilizia sostenibile e la bioarchitettura. La crescente attenzione verso la riduzione dell'impronta di carbonio e il miglioramento del benessere abitativo ha portato sempre più aziende e famiglie a investire in soluzioni di isolamento, partendo proprio dai solai. Ma quali sono gli isolanti termici per tetti più adatti per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni? Lo vediamo in questo articolo.

INDICE DEI CONTENUTI:

Principi dell'isolamento termico per tetti

L'isolamento termico di un edificio è una delle componenti chiave per migliorare l'efficienza energetica e il comfort interno di un'abitazione.

La sua funzione principale è quella di minimizzare il flusso di calore tra l'interno e l'esterno, mantenendo così gli ambienti a una temperatura confortevole durante tutto l'anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.

Se parliamo di isolamento termico per tetti, questo intervento può davvero contribuire a migliorare il comfort abitativo, riducendo le dispersioni di calore durante i mesi invernali e proteggendo gli spazi interni dall'eccessivo calore estivo, e al contempo ridurre i consumi energetici, giocando così un ruolo chiave nell'abbattimento delle emissioni di gas serra.

Un tetto ben isolato può rappresentare un'ottima barriera contro gli scambi termici, portando così a una notevole riduzione delle bollette. Ma isolare termicamente un tetto non è solo una questione di efficienza energetica. È anche una strategia di sostenibilità che può fare molto per ridurre l'impronta ecologica degli edifici. Ecco perché va progettato con grande attenzione.

 

Come valutare le prestazioni degli isolanti termici per tetti

Alla base di un buon isolante termico ci sono alcuni concetti chiave che è bene conoscere:

  • Conducibilità termica: misura quanto facilmente il calore passa attraverso un materiale. Più bassa è meglio è, perché significa che i materiali sono in grado di rallentare il passaggio del calore;
  • Resistenza termica: indica l'efficacia di un materiale isolante nell'evitare il passaggio di calore. Maggiore è la resistenza, migliore è l'isolamento.
  • Traspirabilità: capacità di un materiale di permettere al vapore di passare attraverso di esso. I migliori isolanti termici, per tetti e pareti, sono in grado di regolare l'umidità prevenendo così fenomeni di condensa e muffa.

Oltre agli aspetti di natura "tecnica", è importante considerare l'impatto ambientale dei materiali utilizzati. Nell'ottica della sostenibilità, l'edilizia moderna è sempre più orientata verso prodotti riciclabili e rinnovabili (come stabilito dai CAM), con ridotte emissioni di carbonio rispetto agli omologhi sintetici, ma ugualmente performanti.

Utilizzare materiali naturali per l'isolamento termico significa adottare un approccio orientato alla bioarchitettura, puntando a realizzare edifici che siano in armonia con l'ambiente circostante, riducendo l'impronta ecologica degli stessi e contribuendo a creare spazi più sani e confortevoli per gli occupanti.

 

Materiali tradizionali VS materiali naturali

I materiali isolanti tradizionali, come il polistirene espanso, il poliuretano e la lana di roccia, sono da sempre utilizzati per l'isolamento termico, grazie alla loro efficacia nel prevenire la dispersione di calore e la loro relativa economicità. Tuttavia, la produzione di questi materiali spesso implica l'uso intensivo di risorse non rinnovabili e può comportare l'emissione di sostanze nocive, sia durante la fabbricazione sia a fine vita, quando il materiale diventa rifiuto e va smaltito.

Ecco perché, in un contesto sempre più orientato all'edilizia sostenibile e alla bioarchitettura, si stanno diffondendo nuovi materiali naturali. Lana di pecora, fibra di cellulosa, canapa, sughero, paglia e lolla di riso offrono una serie di vantaggi che vanno oltre la semplice efficienza energetica.

  • Sono naturali al 100%
  • Sono rinnovabili, riciclabili e biodegradabili
  • Sono realizzati con processi a basso impatto ambientale
  • Contribuiscono alla regolazione dell'umidità interna
  • Non rilasciano sostanze tossiche o altri composti volativi nocivi

Sebbene possano presentare delle sfide, come il costo iniziale più elevato rispetto ai materiali tradizionali, rappresentano dei veri e propri investimenti dimostrandosi economicamente vantaggiosi sul lungo periodo.

 

Isolamento tetti con gli scarti del riso

Dalla coltivazione di un ettaro di risaia si ottengono 5 tonnellate di paglia di riso, 1400 tonnellate di argilla, 2 tonnellate di lolla e 1 tonnellata di pula. Scarti che sono da sempre considerati rifiuti ma che oggi, grazie a Ricehouse, sono delle risorse preziose per la bioedilizia.

Con questi sottoprodotti, infatti, è possibile ottenere innovativi materiali da costruzione, naturali ed ecologici, ideali per la costruzione e l'isolamento termico.

Scopri di più sull'isolamento naturale.

La lolla di riso, ad esempio, ha una composizione chimica simile al legno, bassa conducibilità termica e alto contenuto di silice. Queste caratteristiche la rendono un ottimo materiale isolante termico e acustico, inattaccabile da muffe e insetti e capace di assicurare traspirabilità alle superfici (orizzontali o verticali) su cui è applicata.

Se si vuole isolare termicamente un tetto e si ha la possibilità di agire su uno spazio da riempire, è possibile insufflare lolla pura granulare (RH-L) nell'intercapedine. Questo materiale, leggero e voluminoso, ha una forte capacità isolante e permette, grazie all'elevata resistenza termica, di isolare dal freddo invernale e dal caldo estivo, assicurando così massimo comfort tutto l'anno.

In alternativa, è possibile applicare nel sottotetto uno o due strati di pannelli isolanti semi-rigidi in paglia di riso (RH50): in questo caso dimensioni e spessore varieranno in base alla resistenza termica che si vuole ottenere. Questa fibra vegetale, a livello di durabilità, è estremamente resistente al deterioramento e garantisce ottime prestazioni di isolamento termico e acustico.

Paglia e lolla nascono come scarti della lavorazione del riso ma possono diventare vere risorse per l'edilizia moderna. Per saperne di più scarica la nostra guida gratuita.