Immagina una casa avvolta dalla bellezza e dalla purezza della natura, dove ogni muro respira e ogni spazio riflette un impegno verso la sostenibilità. Questa non è solo un'utopia, ma una realtà possibile grazie ai sistemi costruttivi che sfruttano i pannelli isolanti fatti con gli scarti del riso. In quello che tutti vedono come uno scarto, noi abbiamo visto una risorsa e l'abbiamo sfruttata per assicurare case ed edifici resistenti, sani e belli da vedere.
INDICE DEI CONTENUTI:
Il riso è l'unica bio-risorsa che è presente in tutti e 5 i continenti e oltre a rappresentare la base alimentare per due terzi della popolazione mondiale, è anche un ottimo prodotto per l'edilizia green.
Nello specifico, gli scarti del riso quali la paglia che rimane nel campo e la lolla che si ottiene dalla sbramatura del riso grezzo, rappresentano delle vere risorse in campo edile, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni.
Questi materiali a impatto zero vantano infatti eccezionali proprietà isolanti, alta durabilità e garantiscono un ottimo isolamento acustico.
Inoltre contribuiscono alla riduzione delle emissioni, visto che sono scarti e non hanno bisogno di particolari lavorazioni, e dell'energia grigia.
A ciò si aggiungono ulteriori vantaggi per l'uomo e per l'ambiente, in quanto la paglia e la lolla di riso assicurano traspirabilità alle pareti e sono in grado di regolare l'umidità, migliorando così le condizioni di comfort negli ambienti interni, riducendo i consumi e l'impatto sull'ambiente.
I sottoprodotti del riso rappresentano quindi l'alternativa sana ed efficiente all'uso dei materiali edili di derivazione petrolchimica, favorendo un'economia circolare e incentivando lo sviluppo di soluzioni concrete, ecologiche e sostenibili.
Per quanto riguarda i materiali isolanti, gli scarti del riso sono tra i più usati in bioedilizia, in quanto sono prodotti sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale e - allo tempo stesso - resistenti e durevoli.
La paglia che rimane sul campo dopo il raccolto, ad esempio, che sarebbe destinata al macero, può trasformarsi in una vera risorsa, un vero e proprio giacimento di energia pulita a favore della comunità. Grazie al basso tenore di carbonio, proprio di questa fibra vegetale, in pannelli in paglia di riso sono estremamente resistenti al deterioramento, e possono quindi essere utilizzati per isolare pareti interne ed esterne, facciate e tetti.
Per arrivare alla realizzazione di facciate esterne, i vari prodotti realizzati con lo scarto del riso vengono assemblati secondo sistemi costruttivi specifici. Le pareti sono realizzate con telaio e lolla (RH - L) insufflata in fase di prefabbricazione; nel lato interno viene prevista una controparete per l'alloggiamento degli impianti e la chiusura prevede pannelli semirigidi, intonaco e intonachino tutti a base di riso. Uno dei prodotti di punta di questo sistema costruttivo è l'RH 50 di Ricehouse è un pannello isolante composto per il 92% da fibre di paglia di riso, unite tra loro dall’8% di fibre termofusibili in poliestere a formare un materassino semirigido isolante. Perfetto per le nuove costruzioni, è adatto anche per ristrutturazioni termiche e igrometriche di edifici esistenti.
I più recenti prodotti comprendono anche i pannelli rigidi (RH - P100 e 700) adatti a sostituire i materiali tradizionali anche nelle modalità di posa.
E l'estetica?
Ecco come si presenta il progetto di riqualificazione energetica e sociale delle Torri RISOrsa di via Russoli, a Milano.
Il progetto si è sviluppato su due piani paralleli: da un lato la riqualificazione energetica degli edifici, e dall’altro lo studio di spazi di socialità sulle coperture piane. Per la parte legata all'efficientamento energetico è stato realizzato un involucro edilizio a cappotto con gli scarti del riso condensati in pannelli isolanti e un sistema di facciata ventilata.
Quando si parla di "cappotto termico" ci si riferisce a un intervento di isolamento termico attraverso l'applicazione di appositi pannelli isolanti sulla facciata esterna di un edificio.
Queste pannellature sono realizzate con materiali plastici come poliestere e polistirene espanso sinterizzato (EPS) che contribuiscono a regolare il comfort abitativo interno, ma spesso non lasciano respirare le pareti. Ecco perché si parla di "vestito di plastica".
Con la paglia di riso è tutto diverso.
I pannelli realizzati con gli scarti della lavorazione del riso assolvono ai tradizionali canoni edilizi ed energetici raggiungendo valori di trasmittanza termica tali da rendere l'edificio passivo, lasciando respirare le pareti e assicurando un rivestimento naturale e sano, senza impatto sulla salute.
Utilizzando materiali naturali, riciclabili e rinnovabili, si punta a creare spazi abitativi che rispondono alle esigenze di connessione dell'uomo con la natura, in un'ottica di design biofilico, assicurando così una migliore qualità della vita e un ridotto impatto sull'ambiente.
Vuoi saperne di più su come vengono utilizzati gli scarti del riso in edilizia? Leggi anche questi articoli: