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Intonaco naturale: vantaggi, tipologie e costi per un ambiente più salubre

by Tiziana Monterisi on

L’intonaco naturale non è solo un materiale di finitura: è la pelle della casa. E se è vero che la casa è la nostra terza pelle, la qualità dell’aria che respiriamo, del comfort che percepiamo e della salubrità che viviamo dipende da come e con cosa viene realizzata. Nel contesto di un’edilizia sempre più consapevole, parlare di intonaco naturale significa mettere al centro il benessere abitativo e l’impatto ambientale. È una scelta progettuale che influisce sulla qualità della vita, sul bilancio energetico e sulla salute degli spazi. In questo articolo esploriamo insieme i vantaggi, le tipologie e i costi degli intonaci naturali, con un focus su quelli a base di calce e sulle soluzioni ecologiche proposte da Ricehouse, sviluppate a partire dagli scarti della lavorazione del riso.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Perché scegliere un intonaco naturale?

L’intonaco naturale rappresenta oggi una delle scelte più sensate e sostenibili per chi desidera migliorare la qualità abitativa della propria casa o progettare edifici davvero salubri. Non è solo una questione estetica o stilistica, ma una decisione che impatta direttamente sulla salute, sul comfort termico e sulla sostenibilità ambientale.

Negli ultimi anni, complice una crescente attenzione al tema della salubrità indoor, sempre più progettisti e privati hanno iniziato a guardare con interesse agli intonaci naturali per le loro proprietà benefiche:

  • Non rilasciano sostanze nocive nell’aria;

  • Regolano naturalmente l’umidità interna;

  • Evitano la formazione di muffe e condense;

  • Migliorano la traspirabilità delle pareti.

Non sorprende che, dopo la pandemia, il concetto di “casa salubre” sia diventato centrale nel dibattito sull’edilizia: la casa è tornata a essere rifugio, ufficio, spazio di cura. E in questo contesto, ogni scelta materica deve supportare il benessere psicofisico di chi la vive.

Inoltre, l’intonaco naturale rientra a pieno titolo nella progettazione passiva, contribuendo al bilancio energetico dell’edificio e supportando una visione di green building fondata sull’economia circolare.

 

 

Intonaco naturale, a calce e intonaco ecologico: facciamo chiarezza

Nel linguaggio comune, i termini intonaco naturale, intonaco a calce naturale e intonaco ecologico vengono spesso utilizzati come sinonimi. Ma è davvero così? È utile fare un po’ di chiarezza per capire cosa si cela dietro queste definizioni.

Intonaco naturale: è composto esclusivamente da materiali naturali, senza colle, resine sintetiche o additivi industriali. Può essere a base di argilla, calce, sabbia e aggregati minerali. È traspirante, igroscopico e perfettamente integrabile in progetti di bioarchitettura.

Intonaco a calce naturale: si basa su calce idraulica naturale (NHL) o calce aerea, prive di additivi chimici. È antibatterico, antimuffa e altamente traspirante. Ideale per ristrutturazioni e interventi su edifici storici o in bioedilizia.

Intonaco ecologico: il termine è più ampio e può includere materiali a basso impatto ambientale, ma non sempre completamente naturali. Per questo è importante verificare le schede tecniche e le certificazioni.

Ricehouse propone un approccio radicalmente sostenibile e trasparente: i suoi intonaci RH100, RH110 e RH400 sono 100% naturali, a base di scarti della filiera del riso (paglia, lolla e argilla naturale), privi di cemento o derivati petrolchimici. Non solo ecologici, ma parte attiva di un sistema costruttivo fondato su filiera corta, salubrità e disassemblabilità.

 

I vantaggi degli intonaci naturali Ricehouse

Gli intonaci naturali Ricehouse sono la sintesi perfetta tra innovazione e ritorno alla materia prima naturale. A catalogo sono disponibili tre prodotti: RH100, RH110 e RH400, che offrono soluzioni versatili per diversi contesti, tutte accomunate da un’origine sostenibile e prestazioni elevate.

Ogni miscela ha le sue specificità.

RH100 è un intonaco di fondo termico ottenuto miscelando la calce aerea con la lolla di riso, prodotto agricolo derivante dalla sbramatura del risone. È caratterizzato da buona aderenza alle superfici e compatibile con qualsiasi tipologia di muratura.

RH110 è un intonaco isolante composto da una miscela di calce aerea, pula di riso e microsilice amorfa ad alto potere di alleggerimento. È ideato appositamente per realizzare strati di fondo isolante adatti a qualsiasi tipo di supporto. Le proprietà dei suoi componenti garantiscono altissime prestazioni termocoibenti, fonoassorbenti e di isolamento termico. E sono proprio queste ultime che amplificano la sensazione di naturale benessere sia in estate che in inverno.

RH400, invece, è un intonaco di fondo in argilla, con lolla di riso e inerti silicei, dalle notevoli proprietà igrotermiche. Adatto a ogni tipo di muratura, è in grado di regolare l'umidità relativa interna mantenendo la traspirabilità delle murature. Grazie all'argilla contenuta nella miscela è in grado di neutralizzare gli odori presenti nell'aria, favorendo un'ottima termoregolazione.

Quali sono le caratteristiche che li rendono così performanti?

  • Traspirabilità e regolazione dell’umidità: grazie alla struttura porosa e alla composizione senza sostanze chimiche, gli intonaci Ricehouse permettono alla parete di “respirare”, prevenendo muffe e condense, assorbendo l’umidità in eccesso e rilasciandola quando necessario. 
  • Comfort abitativo: gli intonaci naturali migliorano la qualità dell’aria interna e ciò si traduce in un ambiente più stabile, sano e confortevole.
  • Sostenibilità certificata: questi prodotti derivano da materia prima seconda (sottoprodotti del riso) e sono carbon neutral. Partecipano cioè attivamente alla riduzione delle emissioni di CO₂, anche grazie a processi produttivi a basso impatto.
  • Compatibilità tecnica: gli intonaci Ricehouse si applicano facilmente su supporti in paglia, legno o murature miste. Si integrano perfettamente in sistemi di isolamento naturale (es. cappotti in RH-P100) e in tutte le soluzioni di bioedilizia e design sostenibile.
  • Durabilità e manutenzione minima: a differenza degli intonaci tradizionali, quelli naturali non tendono a screpolarsi o scolorirsi nel tempo, mantenendo le loro proprietà tecniche ed estetiche a lungo.

 

Quanto costa un intonaco naturale? Oltre il prezzo, un investimento in benessere

Quando si valuta l’utilizzo di un intonaco naturale, la domanda non dovrebbe essere semplicemente "quanto costa?", ma "quanto vale nel tempo?". Troppo spesso, infatti, il prezzo viene considerato come unico parametro decisionale, senza tenere conto degli impatti sulla salubrità degli ambienti, sull’efficienza energetica dell’edificio e sul comfort di chi lo vive.
 
A differenza degli intonaci tradizionali, spesso formulati con leganti cementizi, resine e additivi chimici, gli intonaci a calce naturale o a base di scarti del riso, come quelli proposti daRicehouse, garantiscono un microclima interno stabile, regolano l’umidità, riducono il rischio di muffe e non rilasciano sostanze nocive.
 
Questi benefici si traducono in:
 
  • Meno interventi manutentivi nel tempo;
  • Migliore qualità dell’aria indoor;
  • Maggiore durata e stabilità dei materiali;
  • Risparmio energetico grazie a un migliore comportamento termico dell’involucro.
Senza contare il valore immateriale ma decisivo di vivere in un’abitazione salubre, sana, in armonia con l’ambiente. In questo senso, l’intonaco naturale non è una voce di spesa: è una scelta che migliora la vita.

 

Grazie all’innovazione di Ricehouse, è possibile unire estetica, performance e sostenibilità, per un’edilizia che guarda al futuro partendo dai campi di riso. Scopri di più nella nostra Guida gratuita!

Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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