Puntare sull'efficienza energetica, utilizzando materiali ecosostenibili per l'involucro e fonti rinnovabili per alimentare gli impianti. Sono questi i punti chiave per ridurre le emissioni di CO2 nel settore edile e arrivare così alla neutralità climatica entro il 2050. Costruire una casa in bioedilizia è la soluzione migliore, per accelerare questa transizione, ma quali sono pro e contro? Vediamoli insieme.
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La bioedilizia opera (sia nella fase di progettazione che in quella della costruzione vera e propria) nel rispetto dei principi della sostenibilità, al fine di minimizzare gli effetti dannosi sull'ambiente.
Progettare e realizzare una casa in bioedilizia vuol dire porre maggiore attenzione all'ambiente e mettersi alla costante ricerca di tecniche costruttive che possano garantire un minor impatto ambientale, garantendo strutture comunque resistenti e performanti, utilizzando sistemi o dispositivi che sfruttano fonti energetiche pulite e materiali naturali ed ecologici.
Partendo da un'analisi approfondita del territorio, si prosegue poi con l'ottimizzazione delle prestazioni termiche, acustiche, idriche ed elettriche dell'edificio, privilegiando l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e adottando altre soluzioni che generino il minor impatto possibile sull'ambiente circostante.
L'Istituto Tedesco della Biologia Edile e della Sostenibilità (IBN) ha stilato l'elenco dei 25 principi della bioedilizia (tradotti da ANAB - Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) per assicurare ambienti di vita salubri, naturali, sostenibili e di bella forma.
Detto così può sembrare complicato, ma i pro delle costruzioni in bioedilizia sono decisamente maggiori rispetto ai contri. Vediamoli nel dettaglio.
Quando pensi a una casa ecosostenibile qual è la prima cosa che ti viene in mente? Sicuramente i materiali con cui è stata realizzata.
Naturali, riciclabili, a basso impatto ambientale, con una bassa conducibilità termica e privi di sostanze nocive o pericolose: sono queste le caratteristiche principali che rendono i materiali per la bioedilizia davvero performanti.
Costruire una casa in legno o in riso assicura numerosi vantaggi. Questi materiali, infatti, garantiscono un elevato isolamento termico e acustico, sono resistenti all'aggressione di agenti biologici e muffe e ai movimenti tellurici. Inoltre hanno un'elevata inerzia alla combustione.
Lo sapevi che la paglia di riso ha una resistenza al fuoco tra le più elevate? Nel caso delle case di paglia l'indice di riferimento è REI90, contro il REI30 del calcestruzzo e il REI15 dell'acciaio.
Ecco altre cose che (forse) non sapevi delle case di riso.
Un altro vantaggio delle case ecosostenibili riguarda l'efficienza energetica. La bassa conducibilità termica di questi materiali da costruzione, infatti, garantisce all’abitazione temperature calde d’inverno e fresche d’estate. Se progettata come si deve, una casa green permette di sfruttare esposizione e orientamento per limitare i consumi, e l'utilizzo di impianti alimentati con fonti rinnovabili può rendere l'abitazione completamente autonoma dal punto di vista energetico.
Tra i vantaggi delle bioedilizia c'è anche una grande attenzione all'ambiente e alle risorse naturali. Pensiamo all'acqua: una casa ecosostenibile sarà sicuramente dotata di tecnologie che promuovono l'efficienza idrica, come l'utilizzo di collettori solari per il riscaldamento dell'acqua e il riciclo delle acque piovane e grigie per l'irrigazione del giardino.
Infine, tra i pro delle case in bioedilizia, ci sono anche dei fattori estetici: questi edifici possono essere personalizzati secondo le proprie esigenze e il proprio gusto, creando così un connubio perfetto tra attraente organicità ed elegante tenacia, in netta contrapposizione con gli edifici tradizionali, dalle forme standardizzate che poco (o nulla) si armonizzano con la natura circostante.
Tutti questi punti possono essere raggruppati in 3 macro-gruppi:
Il primo contro delle case in bioedilizia riguarda il prezzo, anche se nel caso delle case di riso parliamo di un 3% in più rispetto al costo di una casa realizzata in edilizia tradizionale. In ogni caso il costo per la costruzione o la ristrutturazione di un edificio secondo i principi della bioedilizia non è da intendersi come una mera spesa, ma come un vero e proprio investimento a lungo termine. Una casa ecosostenibile permette infatti un risparmio energetico ed economico decisamente maggiore, che si traduce quindi in un guadagno futuro.
Un altro svantaggio è legato al fatto che il settore bioedile non è ancora molto consolidato, in Italia. Quindi le aziende che si occupano di progettare e costruire case green sono davvero poche. Una corretta progettazione è la chiave del funzionamento di tutto il sistema "casa": è fondamentale affidarsi a professionisti esperti, che sappiano tener conto di tutte le esigenze e di tutti gli aspetti, presenti e futuri.
A ciò si aggiunge la qualità dei materiali da costruzione, che devono essere certificati e dotati di tutte le garanzie necessarie circa le loro performance. Non basta, infatti, che si tratti di materiali "naturali": i principi della sostenibilità prevedono il rispetto di particolari requisiti, tra cui un basso impatto ambientale, ridotte emissioni e una ridotta produzione di energia grigia. Parlando di isolanti termici, ecco quali sono i parametri richiesti dalla normativa.
Come vedi, i pro sono decisamente maggiori rispetto ai contro. Realizzare una casa in bioedilizia è quindi una scelta che fa bene all'ambiente e a chi la vive. Scopri come, nella nostra guida gratuita.