Cappotto termico ultima generazione: il riso è il nuovo materiale di riferimento
Negli ultimi anni la bioedilizia ha trovato nel riso un alleato prezioso per l’isolamento termico degli edifici. Grazie alla sua produzione su larga scala, questo cereale genera una grande quantità di sottoprodotti come la paglia e la lolla che, invece di essere smaltiti come scarti, possono essere trasformati in pannelli e sistemi di coibentazione altamente performanti, contribuendo a edifici più salubri ed efficienti. Ecco come il riso può rivoluzionare il modo di costruire e ristrutturare, riducendo l’impatto ambientale e migliorando il comfort abitativo.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Il riso: da scarto agricolo a risorsa
- Proprietà, caratteristiche e prestazioni degli scarti del riso
- Come usare paglia e lolla di riso per l'isolamento termico
Il riso: da scarto agricolo a risorsa
Il riso è il cereale più coltivato al mondo e rappresenta la base alimentare per oltre la metà della popolazione globale. Ogni anno vengono prodotti 1,2 miliardi di tonnellate di riso, distribuite su 162 milioni di ettari di campi coltivati in oltre 100 paesi. In Europa, l’Italia è il principale produttore con circa 1,6 milioni di tonnellate all’anno, coltivate su 230.000 ettari, con il 92% della produzione concentrata nel nord del Paese.
Oltre alla produzione alimentare, la lavorazione del riso genera una grande quantità di sottoprodotti, tra cui paglia, lolla e pula. Si stima che per ogni ettaro coltivato si ottengano 7 tonnellate di riso, ma anche 5 tonnellate di paglia, 2 tonnellate di lolla e 1 tonnellata di pula. Questi materiali spesso non vengono valorizzati e, in molti casi, vengono bruciati, contribuendo alle emissioni di CO₂.
Negli ultimi anni, grazie alla crescente attenzione verso la bioedilizia e l’economia circolare, questi scarti agricoli hanno trovato un nuovo ruolo nell’edilizia sostenibile. La paglia e la lolla di riso vengono infatti utilizzate per realizzare pannelli isolanti, termoblocchi e cappotti termici naturali. Queste soluzioni non solo evitano lo spreco di risorse, ma permettono anche di ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia, trasformando un sottoprodotto agricolo in una risorsa, per costruzioni efficienti e a basso impatto.
Tutto ciò è possibile grazie alle caratteristiche naturali di questi materiali.
Proprietà, caratteristiche e prestazioni degli scarti del riso
Gli scarti derivati dalla lavorazione del riso, in particolare la lolla e la paglia, hanno proprietà che li rendono ideali per l'uso nell'edilizia sostenibile.
- Lolla di riso: costituita principalmente da cellulosa, lignina e silice, è il sottoprodotto agricolo risultante dal processo di sbramatura del riso grezzo. Leggera e voluminosa, con una densità compresa tra 120 e 140 kg/m³, la lolla non marcisce ed è resistente agli attacchi di insetti e muffe grazie all'elevato contenuto di silice. Queste caratteristiche la rendono un eccellente materiale isolante, con una conducibilità termica di 0,051 W/mK, ideale per migliorare l'efficienza energetica degli edifici.
- Paglia di riso: ottenuta dalla parte aerea della pianta dopo la raccolta, è composta da cellulosa, lignina, minerali e una significativa percentuale di silice. Presenta un basso valore di conducibilità termica (0,038 W/mK), che le conferisce eccellenti proprietà isolanti. Inoltre il suo elevato calore specifico (1900 J/kgK) si traduce in uno sfasamento termico di circa 23 ore, contribuendo al mantenimento di temperature interne stabili. La paglia di riso è traspirante, anallergica, biodegradabile e annualmente rinnovabile, con un'impronta ecologica inferiore rispetto al suo smaltimento, e ciò la rende un materiale CO₂ riduttore.
Vantaggi comuni:
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Resistenza a muffe e insetti: l'alto contenuto di silice rende sia la lolla che la paglia inospitali per funghi e parassiti;
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Sostenibilità energetica: la produzione e l'utilizzo di questi materiali richiedono meno energia rispetto agli isolanti sintetici, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂;
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Durabilità: la presenza di silice conferisce una maggiore resistenza al deterioramento nel tempo;
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Resistenza al fuoco: test condotti in Europa hanno dimostrato che strutture in legno isolate con paglia di riso possono resistere al fuoco per 90 minuti a 1000°C (REI90), superando le prestazioni di materiali come calcestruzzo e acciaio.
L'integrazione di lolla e paglia di riso nell'edilizia non solo valorizza i sottoprodotti agricoli, ma promuove anche un approccio sostenibile, migliorando l'efficienza energetica e il comfort abitativo degli edifici.
Nel concreto, come è possibile utilizzare queste materie prime per costruire o ristrutturare gli edifici?
Come usare paglia e lolla di riso per l'isolamento termico
L’uso della paglia e della lolla di riso nell’isolamento termico sta rivoluzionando il settore edilizio, offrendo soluzioni sostenibili ed efficienti per la realizzazione (e la riqualificazione) di edifici confortevoli e a basso impatto ambientale. Grazie alle loro proprietà naturali, questi materiali trovano applicazione in diverse tipologie di intervento, sia in nuove costruzioni che in ristrutturazioni energetiche.
Vediamo alcuni esempi.
Cappotto termico in paglia di riso
Uno degli impieghi più innovativi della paglia di riso è il suo utilizzo per i sistemi di isolamento a cappotto. A differenza dei materiali sintetici, la paglia è completamente naturale, traspirante e in grado di garantire un eccellente isolamento termico e acustico.
Per chi vuole realizzare una casa passiva o un edificio a energia quasi zero (nZEB), l’integrazione di pannelli rigidi in paglia di riso RH-P100 di Ricehouse sulle pareti esterne garantisce un’elevata efficienza termica e un ridotto impatto ambientale. Grazie alla loro struttura compatta i pannelli possono essere applicati direttamente sulle pareti con sistemi di incollaggio e tassellatura, creando un rivestimento ad alte prestazioni.
Isolare dall'interno con il riso
In caso di riqualificazione di edifici storici, dove le facciate devono essere preservate, è possibile migliorare l’efficienza energetica applicando pannelli semirigidi in paglia di riso all’interno delle pareti, mantenendo così l’aspetto estetico esterno inalterato. Grazie a una conducibilità termica di 0,039 W/mK e una densità di 50 kg/m³, questi pannelli migliorano il comfort abitativo mantenendo una buona traspirabilità e una regolazione ottimale dell’umidità interna e sono ideali per realizzare pareti divisorie, contropareti e per isolare il tetto. In alternativa o in abbinamento è possibile utilizzare anche lolla di riso insufflata nelle pareti.
Grazie a questi sistemi, l’uso di paglia e lolla di riso nell’edilizia non solo riduce l’impatto ambientale, ma trasforma un sottoprodotto agricolo in una risorsa innovativa per il futuro delle costruzioni. Vuoi saperne di più, su caratteristiche, proprietà e usi di questi prodotti? Scarica la nostra Guida gratuita.