La casa di riso

Rivestimenti per facciate ventilate: come trasformare una casa con il riso

Scritto da Tiziana Monterisi | 26/06/24 10.08

Il mondo dell'edilizia è in continua evoluzione e passa attraverso soluzioni sostenibili che rispettano l'ambiente, senza per questo rinunciare a estetica e funzionalità. In quest'ottica sono sempre più richiesti rivestimenti per facciate ventilate realizzati con materiali naturali come la lolla di riso, un'alternativa ecologica e altamente efficiente che permette di trasformare semplici abitazioni in esempi di sostenibilità e innovazione. 

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Com'è fatta una facciata ventilata?

Per garantire isolamento termico e protezione a un edificio spesso si ricorre alla creazione di facciate ventilate, un particolare sistema di rivestimento esterno che prevede la creazione di un cavo d'aria (spazio ventilato) tra il rivestimento esterno e l'isolante applicato alla muratura.

Nel dettaglio, per realizzare una facciata ventilata è necessario:

  1. Montare sulla parete esterna dell'edificio una struttura (meglio se in legno o altro materiale naturale) che fungerà da supporto per il rivestimento;
  2. Realizzare un isolamento termico sulla muratura, ad esempio utilizzando materiali naturali ed ecologici;
  3. Creare una camera d'aria ventilata tra l'isolante e il rivestimento esterno, lasciando così uno spazio vuoto per il passaggio dell'aria che entra da aperture poste in basso ed esce da aperture poste in alto, generando così un flusso continuo. Ciò permette di eliminare l'umidità e contribuisce a migliorare l'isolamento.
  4. Procedere quindi con l'applicazione del rivestimento esterno sulla struttura di supporto precedentemente montata. Questo rivestimento non solo protegge l'isolante e i muri dagli agenti atmosferici, ma aggiunge anche un elemento estetico all'edificio.

Oltre a migliorare l'efficienza energetica e la durabilità degli edifici, la facciata ventilata offre infatti anche un'ampia libertà nella scelta dei materiali e nel design architettonico.

 

Rivestimenti per pareti esterne, naturali e sostenibili

La lolla di riso, il guscio esterno del chicco, è un sottoprodotto dell'industria risiera che per anni è stato considerato solo un rifiuto. Oggi, grazie a nuove tecnologie e approcci innovativi nel settore dell'edilizia biologica e sostenibile, questo materiale sta trovando una seconda vita. Utilizzata nei rivestimenti per facciate ventilate, la lolla di riso non solo contribuisce a ridurre lo spreco, ma assicura anche:

  • Ottimo isolamento termico: la bassa conducibilità termica del materiale aiuta a creare rivestimenti capaci di mantenere gli interni freschi d'estate e caldi d'inverno, migliorando l'efficienza energetica dell'edificio;
  • Buona resistenza termica e massima traspirabilità: una delle sfide principali nelle facciate ventilate è la gestione dell'umidità. E in questo la lolla è insuperabile: naturalmente resistente all'umidità, offre grande traspirabilità ed evita la formazione di condensa e i relativi problemi legati alla muffa.
  • Sostenibilità ambientale: usare la lolla per il rivestimento delle facciate degli edifici contribuisce a ridurre il consumo di risorse rinnovabili e, allo stesso tempo, il carico di rifiuti agricoli, offrendo così una soluzione di economia circolare a basso impatto ambientale.
  • Versatilità estetica: i sistemi di rivestimento in lolla di riso come RH-FACE di Ricehouse possono essere disposti in maniera libera e versatile, perché possono essere installati sia verticalmente che orizzontalmente. Inoltre possono essere colorati in base alle richieste del cliente e tinti in qualsiasi colore.

 

Caso studio: facciate ventilate condominio con lolla di riso

Le 4 palazzine che compongono il condominio Settembre 291 a Galbiate, in provincia di Lecco, sono state recentemente coinvolte in un progetto di efficientamento energetico. La riqualificazione è partita dall'involucro, che è stato rivestito con un sistema a facciata ventilata composta da profili RH-FACE composti da un materiale composito a base di lolla di riso e, in una minima percentuale, policloruro di vinile di origine riciclata.

A questo rivestimento è poi stato abbinato un isolamento a base di lolla insufflata combinata a pannelli isolanti in paglia di riso, il tutto rivestito da un termointonaco isolante composto da calce, pula di riso e microsilice amorfa alleggerita.

L'intervento, assieme al miglioramento dell'impianto di riscaldamento invernale e all'installazione di impianti fotovoltaici e batterie di accumulo, ha permesso all'edificio di conseguire un importante miglioramento dell'efficienza con un salto di ben 5 classi (da classe E a classe A), un conseguente aumento del comfort interno per gli inquilini e una riduzione delle spese energetiche.

 

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