La casa di riso

Materiali sostenibili e architettura rigenerativa: il futuro delle costruzioni

Scritto da Tiziana Monterisi | 26/10/23 9.58

L'architettura rigenerativa è un approccio all'architettura e alla progettazione urbana che va oltre la sostenibilità tradizionale. Il suo obiettivo non è solo ridurre l'impatto ambientale degli edifici e delle comunità che li abitano, ma anche rigenerare e migliorare l'ambiente circostante. Come lo fa? Creando spazi che abbiano un impatto positivo sull'ecosistema locale, promuovendo la biodiversità, migliorando la qualità dell'aria e dell'acqua, e contribuendo al ripristino degli equilibri naturali. L'utilizzo di materiali sostenibili è uno dei suoi pilastri fondamentali.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Importanza della sostenibilità in edilizia

L'attuale crisi climatica e la crescente preoccupazione per l'ambiente hanno portato il settore dell'edilizia ad affrontare una sfida cruciale: ridurre l'impatto ambientale delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni.

L'obiettivo, stabilito dalla direttiva UE "Casa Green", è che tutti gli edifici esistenti raggiungano la classe energetica E entro il 1 gennaio 2030 e la classe D entro il 2033, mentre per le nuove costruzioni, esse dovranno essere a zero emissioni già a partire dal 2028.

È importante sottolineare che la sostenibilità in edilizia non riguarda solo la conservazione delle risorse naturali, ma anche la creazione di ambienti più salubri e confortevoli per le persone. Questo approccio punta a minimizzare il consumo di energia, l'inquinamento e la produzione di rifiuti durante l'intero ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla demolizione.

Ecco perché è importante scegliere i materiali migliori.

 

Quali sono i materiali più sostenibili per costruire

Il legno certificato proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, gli isolanti naturali come la fibra di cellulosa e la paglia di riso, l'argilla, la canapa e il cemento a basse emissioni di carbonio sono ottimi esempi di materiali bioedili.

Essi non solo riducono l'impatto ambientale, ma assicurano anche ottime prestazioni in termini di isolamento termico e acustico.

Analizziamone alcuni nel dettaglio:

  • Legno: le case in legno sono costruite con materiali certificati da FSC, l'organizzazione no profit che si occupa delle attività forestali sostenibili. Ciò assicura una gestione del bosco o della foresta che rispetta specifici criteri di coltivazione e cura e una catena di custodia controllata. Abete, pino, ciliegio, acero e frassino sono le essenze più utilizzate in edilizia, per realizzare la struttura portante ma anche per garantire un buon isolamento termico. I pannelli in fibra di legno, infatti, assicurano un'elevata stabilità e, grazie alle caratteristiche del materiale, garantiscono permeabilità al vapore acqueo e ottime capacità di accumulo del calore. A ciò si aggiungono eccellenti proprietà fonoisolanti, che rendono il legno un materiale davvero versatile.
  • Argilla espansa: ottimo sostituto del cemento, l'argilla viene utilizzata per realizzare sottofondi, coperture e isolamenti e come base per i mattoni in terra cruda. Ha un basso valore di conducibilità termica (λ = 0,09 W/mk) ed è resistente al gelo e agli agenti atmosferici.
  • Paglia di riso: con una composizione simile a quella del legno, la paglia del riso è ricavata dalla coltivazione del cereale e ne è, a tutti gli effetti, uno scarto. Tuttavia, invece di essere smaltita, viene utilizzata nell'edilizia sostenibile per realizzare pannelli isolanti e pareti perimetrali prefabbricate che permettono di soddisfare tutti gli standard di efficienza energetica. Pressata in balle e inserita in telai di legno, la paglia garantisce perfetta traspirabilità alle pareti, è immarcescente (grazie all'elevato contenuto di silice), ha un basso tenore di carbonio (quindi è molto resistente al deterioramento) ed è un ottimo isolante termico naturale. Inoltre ha un'energia grigia di gran lunga inferiore rispetto a qualsiasi altro materiale usato in edilizia.
  • Lolla di riso: anche in questo caso si tratta di un sottoprodotto della coltivazione del riso, ricavato dal processo di sbramatura. Ha una conducibilità termica di 0,051 W/mk e per questo è classificata come materiale termoisolante.

La scelta dei materiali giusti, quindi, può contribuire in modo significativo a rendere un edificio più ecologico.

 

Architettura rigenerativa: vantaggi e sfide

L'architettura rigenerativa rappresenta una prospettiva rivoluzionaria nell'ambito delle costruzioni sostenibili. Questo approccio non si limita a ridurre l'impatto ambientale, ma mira a creare edifici e comunità che abbiano un effetto positivo sull'ambiente circostante.

Gli edifici rigenerativi contribuiscono a:

  • Ripristinare gli ecosistemi;
  • Promuovere la biodiversità;
  • Migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua;
  • Sfruttare materiali naturali ed ecologici;
  • Ridurre la quantità di rifiuti prodotti;
  • Favorire il riciclo e il riutilizzo delle risorse.

Ovviamente ci sono sempre delle sfide da affrontare, tra cui i costi iniziali più elevati e la necessità di nuove competenze nel settore edile.

È quindi fondamentale affidarsi a professionisti esperti, in grado di consigliare i materiali e le tecniche costruttive migliori e capaci di guidarti in tutte le fasi, dalla progettazione alla costruzione vera e propria.

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