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La trasmittanza dei materiali isolanti naturali: i dati del riso

by Tiziana Monterisi on

I nuovi requisiti 2024 rendono la verifica della trasmittanza termica degli edifici ancora più rigorosa. Ecco perché è importante scegliere materiali isolanti naturali capaci di garantire un buon isolamento termico e, al tempo stesso, essere sostenibili, per rispettare tutti i parametri di efficienza energetica e salubrità, compresa la riduzione delle emissioni di CO2. In questo gli scarti del riso sono l'alternativa ideale ai materiali tradizionali.

INDICE DEI CONTENUTI

 

Trasmittanza dei materiali isolanti: quali sono i valori di riferimento

La trasmittanza termica (indicata con "U") è la grandezza fisica che misura la quantità di calore scambiato dalla struttura in esame per unità di superficie e unità di temperatura. In parole semplici, questa metrica identifica la capacità isolante complessiva di un edificio: più basso è il suo valore (espresso in W/m²K), migliore è l'isolamento. 

Il nuovo Decreto Requisiti Minimi 2024 ha abbassato ulteriormente i limiti di trasmittanza: in particolare la verifica è stata resa più rigorosa, soprattutto per gli edifici che subiscono ristrutturazioni importanti di secondo livello e in caso di riqualificazione energetica dell'involucro.

In fase di scelta dei materiali isolanti è bene considerare anche la conduttività termica (λ) degli stessi. Questo parametro misura la capacità di un materiale di condurre il calore. Nello specifico, la conduttività termica è la quantità di calore (energia) che passa attraverso un'unità di superficie di un materiale per unità di spessore e per unità di differenza di temperatura tra le due superfici opposte. 

In altre parole, questa metrica descrive quanto bene o quanto male un materiale permette il passaggio del calore attraverso di esso. Anche in questo caso, minore è il valore di conduttività, meglio è.

Entrambi i parametri (conduttività e trasmittanza) sono importanti per valutare la qualità dei materiali da utilizzare, in caso di interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica.

E per quanto riguarda gli isolanti naturali? 

 

Trasmittanza degli isolanti naturali

Gli isolanti naturali rappresentano una soluzione sostenibile e performante per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Materiali come il sughero, il legno, la paglia di riso e la lolla di riso sono infatti caratterizzati da eccellenti proprietà isolanti e da un basso impatto ambientale, che li rendono ottime alternative ai materiali tradizionali.

Parlando nello specifico di trasmittanza e conduttività termica, questi materiali sono assolutamente da privilegiare rispetto, ad esempio, ai mattoni pieni tradizionali, noti per la loro robustezza e durabilità, che però sono caratterizzati da una trasmittanza termica relativamente alta. Lo stesso vale per il calcestruzzo: le sue proprietà di conducibilità termica possono causare perdite di calore significative, a meno che non venga combinato con isolanti aggiuntivi.

Gli isolanti naturali, invece, assicurano bassi valori di conduttività e trasmittanza che permettono di migliorare il comfort abitativo e, al tempo stesso, favoriscono anche la sostenibilità ambientale, rispondendo alle esigenze di bioedilizia e innovazione nel settore delle costruzioni.

 

Scarti del riso: come trasformarli in una risorsa per l'edilizia

Tra le risorse alternative ed ecocompatibili utilizzate in edilizia, il riso è diventato negli ultimi anni uno standard di riferimento per l'isolamento sostenibile e naturale.

La valorizzazione dei suoi sottoprodotti, come la paglia e la lolla, offre enormi opportunità per ridurre la dipendenza dai materiali tradizionali, decisamente meno ecologici.

Paglia e lolla, pur avendo poche applicazioni pratiche nel settore zoologico a causa dell'alto contenuto di silice, sono infatti ottimi isolanti termici, sono biodegradabili, riciclabili e non tossici.

Ricehouse utilizza questi scarti per creare materiali isolanti innovativi come RH-L, una fibra vegetale a base di lolla di riso pura, che offre bassa conducibilità termica (0,051 W/mK) e alta densità (tra i 120 e i 140 kg/m3), assicurando leggerezza e traspirabilità e prevenendo la condensa. La lolla può essere insufflata nelle intercapedini o utilizzata in massetti e intonaci isolanti.

Anche la paglia di riso, compressa in pannelli semirigidi o rigidi (), è ideale per l'isolamento di tetti e pareti grazie alla bassa conducibilità termica (0,038 W/mK), all'alta resistenza a muffe e marcescenza e al calore specifico di 1900 J/KgK, che si traduce in 23 ore di sfasamento.

Non da ultimo, entrambi i materiali contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2, rendendo così le costruzioni più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico.

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Tiziana Monterisi

Tiziana Monterisi

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