L’intonaco naturale non è solo un materiale di finitura: è la pelle della casa. E se è vero che la casa è la nostra terza pelle, la qualità dell’aria che respiriamo, del comfort che percepiamo e della salubrità che viviamo dipende da come e con cosa viene realizzata. Nel contesto di un’edilizia sempre più consapevole, parlare di intonaco naturale significa mettere al centro il benessere abitativo e l’impatto ambientale. È una scelta progettuale che influisce sulla qualità della vita, sul bilancio energetico e sulla salute degli spazi. In questo articolo esploriamo insieme i vantaggi, le tipologie e i costi degli intonaci naturali, con un focus su quelli a base di calce e sulle soluzioni ecologiche proposte da Ricehouse, sviluppate a partire dagli scarti della lavorazione del riso.
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L’intonaco naturale rappresenta oggi una delle scelte più sensate e sostenibili per chi desidera migliorare la qualità abitativa della propria casa o progettare edifici davvero salubri. Non è solo una questione estetica o stilistica, ma una decisione che impatta direttamente sulla salute, sul comfort termico e sulla sostenibilità ambientale.
Negli ultimi anni, complice una crescente attenzione al tema della salubrità indoor, sempre più progettisti e privati hanno iniziato a guardare con interesse agli intonaci naturali per le loro proprietà benefiche:
Non rilasciano sostanze nocive nell’aria;
Regolano naturalmente l’umidità interna;
Evitano la formazione di muffe e condense;
Migliorano la traspirabilità delle pareti.
Non sorprende che, dopo la pandemia, il concetto di “casa salubre” sia diventato centrale nel dibattito sull’edilizia: la casa è tornata a essere rifugio, ufficio, spazio di cura. E in questo contesto, ogni scelta materica deve supportare il benessere psicofisico di chi la vive.
Inoltre, l’intonaco naturale rientra a pieno titolo nella progettazione passiva, contribuendo al bilancio energetico dell’edificio e supportando una visione di green building fondata sull’economia circolare.
Nel linguaggio comune, i termini intonaco naturale, intonaco a calce naturale e intonaco ecologico vengono spesso utilizzati come sinonimi. Ma è davvero così? È utile fare un po’ di chiarezza per capire cosa si cela dietro queste definizioni.
Intonaco naturale: è composto esclusivamente da materiali naturali, senza colle, resine sintetiche o additivi industriali. Può essere a base di argilla, calce, sabbia e aggregati minerali. È traspirante, igroscopico e perfettamente integrabile in progetti di bioarchitettura.
Intonaco a calce naturale: si basa su calce idraulica naturale (NHL) o calce aerea, prive di additivi chimici. È antibatterico, antimuffa e altamente traspirante. Ideale per ristrutturazioni e interventi su edifici storici o in bioedilizia.
Intonaco ecologico: il termine è più ampio e può includere materiali a basso impatto ambientale, ma non sempre completamente naturali. Per questo è importante verificare le schede tecniche e le certificazioni.
Ricehouse propone un approccio radicalmente sostenibile e trasparente: i suoi intonaci RH100, RH110 e RH400 sono 100% naturali, a base di scarti della filiera del riso (paglia, lolla e argilla naturale), privi di cemento o derivati petrolchimici. Non solo ecologici, ma parte attiva di un sistema costruttivo fondato su filiera corta, salubrità e disassemblabilità.
Gli intonaci naturali Ricehouse sono la sintesi perfetta tra innovazione e ritorno alla materia prima naturale. A catalogo sono disponibili tre prodotti: RH100, RH110 e RH400, che offrono soluzioni versatili per diversi contesti, tutte accomunate da un’origine sostenibile e prestazioni elevate.
Ogni miscela ha le sue specificità.
RH100 è un intonaco di fondo termico ottenuto miscelando la calce aerea con la lolla di riso, prodotto agricolo derivante dalla sbramatura del risone. È caratterizzato da buona aderenza alle superfici e compatibile con qualsiasi tipologia di muratura.
RH110 è un intonaco isolante composto da una miscela di calce aerea, pula di riso e microsilice amorfa ad alto potere di alleggerimento. È ideato appositamente per realizzare strati di fondo isolante adatti a qualsiasi tipo di supporto. Le proprietà dei suoi componenti garantiscono altissime prestazioni termocoibenti, fonoassorbenti e di isolamento termico. E sono proprio queste ultime che amplificano la sensazione di naturale benessere sia in estate che in inverno.
RH400, invece, è un intonaco di fondo in argilla, con lolla di riso e inerti silicei, dalle notevoli proprietà igrotermiche. Adatto a ogni tipo di muratura, è in grado di regolare l'umidità relativa interna mantenendo la traspirabilità delle murature. Grazie all'argilla contenuta nella miscela è in grado di neutralizzare gli odori presenti nell'aria, favorendo un'ottima termoregolazione.
Quali sono le caratteristiche che li rendono così performanti?
Grazie all’innovazione di Ricehouse, è possibile unire estetica, performance e sostenibilità, per un’edilizia che guarda al futuro partendo dai campi di riso. Scopri di più nella nostra Guida gratuita!