La casa di riso

Esempi di bioarchitettura: design, ispirazioni ma anche dati

Scritto da Tiziana Monterisi | 10/11/23 7.41

I principi su cui si basa la bioarchitettura sono il benessere delle persone e la salvaguardia dell'ambiente. Due concetti che devono intersecarsi in maniera armonica, portando benefici all'ambiente, all'economia e alla società. Di esempi di bioarchitettura, in Italia e nel mondo, ce ne sono tantissimi. In questo articolo ne vediamo insieme alcuni.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Sostenibilità in edilizia

SWG ha analizzato il rapporto degli italiani con l'abitare sostenibile e ne è emerso che i nostri connazionali non sono soddisfatti del livello di sostenibilità ambientale delle proprie abitazioni. Addirittura 2 italiani su 3 vorrebbero abitare in una casa più sostenibile, non solo per ridurre i costi energetici e di riscaldamento, ma anche per una coerenza con uno stile di vita postmoderno in cui il rispetto dell'ambiente è un must irrinunciabile (fonte: indagine "Gli italiani e l'abitare sostenibile" di SWG per Confindustria Assoimmobiliare).

Che cosa si intende per sostenibilità in edilizia?

L'approccio sostenibile in edilizia, noto anche come bioedilizia o bioarchitettura o architettura bio-ecologica, presuppone un atteggiamento green e - appunto - sostenibile nei confronti dell'ecosistema, e mira a fornire soluzioni architettoniche che minimizzino l'impatto degli edifici sull'ambiente, promuovendo:

  • un utilizzo razionale delle risorse naturali ed energetiche;
  • la scelta di materiali ecologici, riciclati o riciclabili;
  • lo sfruttamento di fonti rinnovabili per la produzione di energia;
  • una maggiore attenzione alla biodiversità e all'ambiente circostante.

Ciò avviene già in fase di progettazione dell'edificio (o degli interventi per la ristrutturazione, nel caso si tratti di un immobile esistente), ragionando su quelli che potrebbero essere i materiali e le tecnologie costruttive migliori da adottare e valutando l'esposizione e l'orientamento da dare alle varie stanze per far entrare più luce naturale e riscaldare gli ambienti con il calore del sole, in modo tale da assicurare un risparmio sui consumi energetici.

Nello specifico, si parla di architettura bioclimatica quando si cerca di minimizzare l'uso di impianti per realizzare un edificio passivo. Il primo esempio è stato realizzato a Kranichstein (Germania) dal dottor Wolfgang Feist nel 1991. Da allora ne è stata fatta di strada...

 

Bioarchitettura nel mondo

Il primo esempio di bioarchitettura della storia viene attribuito a Frank Lloyd Wright con la sua Casa sulla cascata (Fallingwater o Casa Kaufmann), icona dell'architettura organica integrata nel luogo e nel paesaggio, realizzata tra il 1936 e il 1939 a 110 km da Pittsburgh. Un edificio che vive in simbiosi con la natura, con ampie vetrate che regalano una meravigliosa visuale sul bosco circostante, mettendo l'ambiente naturale in diretta comunicazione con gli spazi verdi.

A questo sono seguiti poi altri celebri esempi di architettura bioecologica come la California Academy of Sciences, rinomato museo scientifico situato nel Golden Gate Park di San Francisco, che è stato completamente ricostruito da Renzo Piano nel 2008. Il tetto, interamente rivestito da vegetazione, è in grado di assorbire l'acqua piovana favorendo così il risparmio idrico. Inoltre le moderne tecnologie di cui è dotata la struttura permettono una significativa riduzione dei consumi energetici e la produzione di energia rinnovabile per soddisfare il fabbisogno interno. Nel processo di costruzione di questi ambienti è stato fatto largo uso di materiali riciclabili e rinnovabili, dimostrando un grande impegno per la sostenibilità ambientale.

Un altro esempio di bioarchitettura nel mondo è The Edge ad Amsterdam, considerato l’ufficio più sostenibile al mondo: l'edificio ha infatti ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, il punteggio più alto mai registrato dal Building Research Establishment (Bre), che si occupa proprio di valutare la sostenibilità degli edifici.

Esternamente sembra un comune palazzo di vetro, anche se sulla facciata rivolta a sud è completamente ricoperto di pannelli solari invisibili, simili a finestre, che gli permettono di autoprodurre elettricità. Al suo interno è dotato di un dispositivo di controllo passivo della temperatura e di una pompa di calore geotermica che sfrutta il calore del terreno per riscaldare e raffrescare l'edificio quando la ventilazione naturale non è sufficiente, mentre l'acqua piovana viene raccolta e usata per i sanitari e per irrigare le aree verdi.

 

Esempi di bioarchitettura in Italia

Anche in Italia sono stati costruiti edifici green, pensati e realizzati in un’ottica di ecosostenibilità.

Uno di questi è Esserhof a Bolzano, una costruzione portante in legno e balle di paglia progettata dall'arch. Margareta Schwarz per i coniugi Esser, che volevano realizzare degli appartamenti per le vacanze vicino alla loro azienda agricola.

Certificata Casa Clima A+ della Regione dell'Alto Adige, nel 2006, la struttura è composta da 4 unità affiancate a forma di V arrotondata con due diverse facciate: una più lineare a sud, sul paesaggio naturale, e una a nord, chiusa e tondeggiante, realizzata con muri di paglia. Un perfetto esempio di bioarchitettura, rispettosa dell'ambiente e con essa perfettamente integrata, con bassi costi di gestione. Grazie alle pareti ben isolate, infatti, gli appartamenti vacanze sono quasi autosufficienti dal punto di vista energetico.

Tra gli esempi di bioarchitettura presenti sul nostro territorio se ne aggiungono altri due degni di menzione.

La Balena è un edificio sito a Reggio Emilia, composto da una successione di telai in legno che formano l’interno della famosa pancia della balena della fiaba “Pinocchio”. L’uso del legno ha permesso un alto livello di coibentazione; a ciò si aggiungono un sistema di riciclo dell’acqua piovana e un impianto fotovoltaico in copertura che assicurano la sostenibilità dell’edificio. La Balena è stata costruita da MCArchitects e ospita oggi un asilo nido.

Infine c'è il Virgilius Mountain Resort di Lana, in provincia di Merano. progettato dall'architetto Mattheo Thun. L'edificio, seguendo il profilo della montagna, reinterpreta la tradizione costruttiva locale e si fonde con l'ambiente circostante creando una piacevole simbiosi tra design moderno e comfort.

La struttura, situata a 1.500 metri d'altitudine e raggiungibile solo con la funivia, ospita un hotel 5 stelle davvero unico, tanto che molti ci vedono un tronco d'albero disteso, perfettamente integrato nel paesaggio, quasi ci fosse sempre stato, mentre altri la considerano una specie di casa sull'albero, una sorta di rifugio segreto in cui trascorrere momenti di relax e serenità.

 

Green buildings a portata di tutti

Quelli che abbiamo visto nei due paragrafi precedenti sono esempi di bioarchitettura davvero imponenti, che hanno richiesto anni di lavoro sia per quanto riguarda la progettazione che la costruzione. Con la bioarchitettura, però, si possono anche costruire o ristrutturare edifici di dimensioni più piccole, case mono o plurifamiliari capaci di rispondere agli obiettivi dell'Agenda 2030 che si propone di ottenere, entro pochi anni, città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Le case in paglia di riso costruite da Ricehouse ne sono un chiaro esempio.

Prendiamo Casa UD a Chamois, un edificio residenziale costruito sui resti di un vecchio rustico in pietra del 1834. L'edificio, la cui struttura portante per tetto e pareti è realizzata con telai prefabbricati in legno e paglia di riso, non si avvale di alcun combustibile fossile per il riscaldamento. L'umidità è regolata in maniera naturale dagli intonaci interni in argilla e dalla ventilazione naturale delle finestre.

 

Un perfetto esempio di edilizia privata sostenibile ed ecologico, oltre che di casa passiva, visto che il suo fabbisogno energetico è di soli 7 kWh/mq/anno.

Legati ai temi della bioarchitettura e della bioedilizia ci sono altri termini come architettura rigenerativa e design biofilico, a cui abbiamo dedicato degli approfondimenti a parte.