Per rispondere ai canoni di sostenibilità edilizia l'edificio deve essere progettato tenendo conto del contesto ambientale, poter assicurare massima efficienza energetica ed essere realizzato con materiali naturali, ecologici e rinnovabili, posati secondo tecniche costruttive sostenibili. Realizzare una casa ecosostenibile vuol dire raggiungere un equilibrio ottimale tra requisiti economici, ambientali e sociali, tenendo conto dell'impatto della costruzione non solo nel momento in cui viene realizzata (cantiere) ma anche durante il suo ciclo di vita e l'eventuale dismissione. Vuoi vedere com'è fatta? Leggi il nostro approfondimento.
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Nel 1987 il Rapporto Brundtland ha identificato per la prima volta la sostenibilità come quella condizione in grado di "assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
Da allora questo termine (e il suo composto, "ecosostenibilità") viene sempre più utilizzato, nei settori più disparati, e anche le Nazioni Unite l'hanno fatto proprio, rendendolo il goal principale della sua Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il documento, sottoscritto dai 193 paesi membri dell'Onu, contiene 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile del Pianeta, inglobati in un grande programma d'azione con 169 traguardi da raggiungere.
E tra questi ce ne sono alcuni che riguardano anche l'edilizia.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita tutti i Paesi a impegnarsi per:
“un mondo dove gli insediamenti umani siano sicuri, resistenti e sostenibili e dove ci sia un accesso universale ad un’energia economicamente accessibile, affidabile e sostenibile. Un mondo in cui i consumi, i processi di produzione e l’uso delle risorse naturali (dall’aria alla terra, dai fiumi, i laghi e le falde acquifere ai mari e agli oceani), siano sostenibili. Un mondo in cui lo sviluppo e l’impiego della tecnologia siano sensibili al clima, rispettino la biodiversità e siano resilienti.”
Parlare di casa sostenibile, quindi, è fondamentale e sempre più progettisti, studi tecnici e professionisti sono alla ricerca di materiali, tecniche costruttive e soluzioni innovative, che assicurino il rispetto per l'ambiente e il raggiungimento di un'elevata efficienza energetica.
Per salvaguardare e tutelare l'ecosistema, quindi, possiamo - anzi, dobbiamo - partire dalla nostra casa, costruendo spazi confortevoli per l'uomo e con un ridotto impatto sull'ambiente. Ciò è possibile se consideriamo insieme tutti e tre questi fattori:
Entriamo nel dettaglio e analizziamo ogni punto.
A livello mondiale, il settore immobiliare e dell’edilizia è responsabile di quasi il 40% delle emissioni di anidride carbonica, causa principale del cambiamento climatico (dati Rapporto Cooperazione Internazionale Svizzera, 2018). La CO2 viene prodotta durante la fabbricazione dei materiali edili, in particolare il calcestruzzo che, da solo, causa l'8% delle emissioni globali.
Ecco perché si rivela sempre più urgente trovare delle soluzioni alternative, per quanto riguarda i materiali usati per la costruzione e ristrutturazione degli immobili. A tal proposito si stanno diffondendo dei veri e propri "materiali ecosostenibili", cioè prodotti il cui impatto sull’ambiente, durante tutte le fasi del loro ciclo di vita (produzione, imballaggio, trasporto, utilizzo, smaltimento e possibile riciclo) è minimo.
Alcuni esempi di materiali edili ecosostenibili:
La lolla di riso è un sottoprodotto della coltivazione del riso, ottenuto dalla sbramatura del riso grezzo (o risone)
L'utilizzo di questi materiali edili innovativi consente di ridurre la quantità di rifiuti in discarica ed evitare lo spreco di materie prime, riducendo sensibilmente i costi per il reperimento dei materiali da costruzione e le emissioni, dovute alla loro produzione.
Da un ettaro di risaia, ad esempio, vengono prodotte 7 tonnellate di riso e 10 tonnellate di scarto, così suddivise: 5 di paglia, 3 di argilla, 2 di lolla e 1 di pula. Considera che con 5 tonnellate di paglia di riso si ottengono circa 50 balle che possono dare origine a 25 mq di telai prefabbricati di legno e paglia che possono essere utilizzati per realizzare pareti, soffitti e solai di edifici.
Come utilizzare i materiali naturali in maniera ecosostenibile? Combinandoli tra loro.
Legno e paglia, ad esempio, permettono di ottenere dei pannelli prefrabbricati ideali per l'isolamento termo-acustico degli immobili. La Normativa Italiana non consente, infatti, di utilizzare la paglia come struttura portante, quindi è obbligatorio progettare una struttura portante con cemento armato, acciaio, legno o muratura e utilizzare le balle come isolante.
L'abbinata legno + paglia consente di realizzare immobili che possono arrivare tranquillamente fino ai 7 piani di altezza, garantendo resistenza e stabilità.
Inoltre le case ecosostenibili prefabbricate in legno e paglia sono per loro stessa natura antisismiche, assicurando una resistenza in caso di terremoto maggiore rispetto agli edifici in murata tradizionale. Questo perché, essendo molto più leggere, ricevono minori sollecitazioni e reagiscono meglio alle scosse sismiche.
Per le nuove costruzioni, ma anche per le ristrutturazioni, è possibile sfruttare i materiali naturali come la lolla di riso tramite insufflaggio. Il prodotto può essere insufflato a secco in intercapedini di pareti interne, esterne, di sottotetti e solai e poi ricoperto con un'ulteriore struttura esterna e/o con intonaci naturali, per garantire un ottimo isolamento termico.
L'insufflaggio della lolla risponde perfettamente ai requisiti richiesti dalle agevolazioni statali (come il Superbonus 110%) e permette di isolare l'edificio riducendo lo spessore del rivestimento, assicurando comunque un salto di classe energetica (di 2 classi, con il solo insufflaggio e di anche 8 classi con insufflaggio + struttura prefabbricata).
Gli edifici ecosostenibili sono il futuro dell'edilizia, ecco perché è sempre più importante puntare su materiali eco-friendly e biodegradabili, applicati con tecniche costruttive etiche e rispettose dell'ambiente, per far tornare l'abitazione ad essere un organismo vivente.
Tutto ciò però non va improvvisato: serve un progetto che permetta all'edificio di integrarsi perfettamente con l'ambiente circostante, rispettandone e salvaguardandone le caratteristiche, e che ottimizzi gli spazi abitativi evitando inutili dispersioni.
Le case di riso sono la sintesi perfetta di questi obiettivi. Partendo da uno scarto della produzione agricola permettono di creare soluzioni innovative e sostenibili per le architetture del terzo millennio, dando concretezza anche alla circolarità della produzione del riso.
Le case di riso:
Rappresentano quindi la perfetta fusione di responsabilità ambientale e innovazione tecnologica, favorendo la crescita di un'edilizia sana.
Nella foto: casa UD, un edificio in legno e paglia di riso
Strettamente collegato al concetto di ecosostenibilità c'è anche quello di "salubrità". Ma cosa significa avere una casa salubre? Scoprilo nella nostra guida gratuita.